Pagamento on-line delle prestazioni sanitarie per i cittadini e consegna tramite web dei referti medici da parte delle Asl. Queste alcune delle novità introdotte dalla bozza del dl Sviluppo, per il settore Sanità, nella parte in cui si occupa di “liberazione delle imprese” e di riduzione della burocrazia (articolo 6, comma 12 e 13).
Per «accelerare il processo di automazione amministrativa e migliorare i servizi per i cittadini, riducendone i costi – si legge nel testo del provvedimento – le aziende sanitarie del Servizio sanitario nazionale adottano procedure telematiche» sia per il pagamento on-line delle prestazioni erogate che per la consegna via web, posta elettronica certificata, o altre modalità digitali dei referti medici.
Non è tutto. Nel decreto sviluppo per favorire la ricerca – compresa quella farmaceutica – è istituito un credito di imposta per gli anni 2011 e 2012, integralmente deducibile dall’imponibile, per quelle imprese che investono in questo settore. In particolare, il testo prevede che il credito di imposta è istituito per Questa misura, di carattere generale, potrà infatti consentire alle aziende del farmaco, che vivono di Ricerca, di confermare i rilevanti investimenti realizzati nel Paese in quest’area, ponendo anche le basi per un loro ampliamento. Il credito d’imposta, si legge nel testo, «spetta per gli investimenti realizzati a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2010 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012». È del «40% della spesa incrementale d’investimento se lo stesso è commissionato a università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca, ovvero nella misura del 20% della spesa incrementale d’investimento se lo stesso é effettuato direttamente dalle imprese nell’ambito delle ricerche commissionate ai soggetti», di cui sopra. Il credito d’imposta, ha tenuto a precisare il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, «è un’ulteriore azione per incentivare la ricerca farmaceutica» che si aggiunge al decreto sulla sperimentazione clinica, approvato in Cdm e ora in discussione alla Camera, e ai 300 milioni di euro stanziati dal ministero della Salute. Per il presidente di Farmindustria, Sergio Dompé «questa misura, di carattere generale, potrà consentire alle aziende del farmaco, che vivono di Ricerca, di confermare i rilevanti investimenti realizzati nel Paese in quest’area, ponendo anche le basi per un loro ampliamento». Infine, sempre nel settore della digitalizzazione, tessera sanitaria e carta d’identità elettronica saranno accorpate in un unico documento.
ilsole24ore.com – 5 maggio 2011