Oltre alla sospetta frode commerciale, il caso rappresenta una potenziale minaccia per la salute dei consumatori. Tritata di maiale e pollo spacciata per cavallo: “Non tornano i conti sulle quantità vendute”
Il servizio veterinario dell’Asl To1 ha disposto la chiusura della macelleria interna al supermercato Auchan di corso Romania, dopo il caso della carne di maiale, pollo e volatile venduta come tritata di cavallo. Sulla questione rivelata da La Stampa martedì scorso – la procura ha aperto un’inchiesta affidata al procuratore Raffaele Guariniello: dalle verifiche compiute risulta che in un determinato periodo di tempo il supermercato nel quartiere Falchera avrebbe acquistato 1200 chili di carne equina, vendendone però oltre 3000 chili. Discrepanza sul peso su cui indaga la magistratura: da dove proveniva la quantità di carne venduta in più rispetto alla fornitura che compare sui registri d’acquisto del supermercato? O qualcuno ha «semplicemente» barato sul peso?
Il caso della carne non di cavallo spacciata per macinato di equino era emerso a seguito di una verifica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, e di un successivo prelievo di prodotti da parte dell’Asl To1, che ha confermato l’analisi dell’Istituto di via Bologna e immediatamente informato la procura della presunta frode. Un fatto che segue di pochi giorni un’inchiesta delle «Iene», che in un altro supermercato Auchan hanno trovato e acquistato confezioni di mozzarella e di carne vendute sottopeso rispetto all’etichetta.
A tre giorni di distanza dai controlli in corso Romania, «il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria To1 – precisa la direzione di Auchan – ha sospeso l’attività del solo reparto macelleria, vietando il taglio e il confezionamento della carne». Tutte le carni presenti il giorno della verifica dei veterinari «sono conservate in una cella frigo, e in un secondo tempo verrà decisa la destinazione». Auchan è per ora autorizzato a vendere carni confezionate da altri produttori, e non quella messa sugli scaffali frigo dalla propria macelleria.
Dietro la possibile doppia frode (commerciale e alimentare) sono più d’uno i punti da chiarire. La dottoressa Maria Caramelli, direttore sanitario dell’Istituto zooprofilattico che ha eseguito i test sulla carne prelevata, parla di un «pericolo potenziale per la salute dei consumatori», oltre al fatto che la carne di cavallo costa di più di qualsiasi altro prodotto macinato. «Molte persone sono allergiche alla carne di volatile», ricorda la Caramelli. Inoltre, «mentre la tritata di equino è destinata a esser mangiata cruda, ingerire pollo crudo credendo si tratti di macinata di equino espone alla possibilità di essere infettati da uno o più batteri tipici del pollo: coli, salmonella e campylobacter. Batteri che vengono eliminati soltanto attraverso la cottura».
Due laboratori hanno confermato che le confezioni vendute da Auchan come carne di cavallo in realtà non la contenevano affatto. Oltre all’esame delle proteine sono stati eseguiti test sul Dna, cosa che ha permesso di rilevare le tracce di maiale nelle confezioni destinate alla vendita. Accanto all’indagine della procura resta aperta l’inchiesta interna, per ora ancora senza esito.
Lastampa – 15 aprile 2011