Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (che sostituisce il vecchio Dpef) e il Piano per le riforme. Ecco il capitolo che riguarda la sanità
«Il nostro debito pubblico é salito perché é sceso il Pil. In altri paesi é cresciuto molto di più perché é sceso il Pil e hanno fatto un’enorme quantità di spesa pubblica» Così il ministero dell’Economia Giulio Tremonti ha illustrato questa mattina il Def, Documento di economia e finanza pubblica, previsto dalla recentissima modifica alla disciplina vigente in materia di contabilità e finanza pubblica, che aggiorna il ciclo degli strumenti di programmazione previsti dalla legge n.196 del 2009 al fine di consentire un pieno allineamento fra la programmazione nazionale e quella europea.
Il DEF assorbe i contenuti della Decisione di finanza pubblica e della Relazione sull’economia e sulla finanza pubblica, divenendo pertanto il perno della programmazione economica e finanziaria del Governo in Italia ed in Europa nella logica del “Semestre europeo”. Il testo è composto da tre sezioni (Programma di stabilità dell’Italia, Analisi e tendenze della finanza pubblica, Programma nazionale di riforma) ed è corredato da altrettanti Allegati: la Nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali, il Rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica, le Risorse del bilancio dello Stato destinato alle regioni e province autonome.
«Ora – ha proseguito Tremonti – dobbiamo essere convincenti e camminare sul sentiero di riduzione del debito pubblico». Con il patto di stabilità approvato meno di un mese fa dall’Ue, ha ricordato, «abbiamo definito che si tenga conto di altri fattori rilevanti. su quella base noi manteniamo l’impegno a ridurre il debito, ma crediamo di avere un logico spazio di flessibilità».
Il Governo, ha aggiunto il ministro, dovrà «gestire il 2012 e il 2013 sul sentiero del pareggio di bilancio già tracciato». Ovviamente, ha sottolineato Tremonti, anche interventi «sullo sviluppo possono e devono essere fatti». Un processo che «può avvenire senza un impatto drammatico su persone e famiglie».
Insomma, ha precisato Tremonti, nessuna misura «lacrime e sangue», negli interventi fatti dall’esecutivo, ha ricordato, «non abbiamo lasciato nessuno indietro» per garantire la spesa «per il sociale, le pensioni, la sanità».
Questo il capitolo riassuntivo sulla sanità:
RISULTATI
Con riferimento all’anno 2010, la spesa sanitaria in termini di AP è pari a 113.457 milioni, con una variazione del 2,7 per cento rispetto all’anno 2009.
A livello delle singole componenti di spesa:
– la spesa per il personale dipendente registra una variazione pari al 4 per cento, su cui influisce la contabilizzazione degli oneri del rinnovo del contratto del personale dirigente del SSN, (biennio economico 2008-2009) e la corresponsione dei relativi arretrati (per un importo pari a circa 500 milioni) nonché l’erogazione della Indennità di vacanza contrattuale per l’anno 2010.
Deve osservarsi come il livello di spesa dell’anno 2009 incorpora i costi connessi al rinnovo del contratto del personale non dirigente del SSN (biennio economico 200 82009), con il riconoscimento di arretrati per circa 115 milioni. Al netto degli oneri per arretrati su entrambi gli anni, la spesa per il personale dipendente cresce in misura pari al 2,9 per cento.
La crescita osservata dall’aggregato conferma un andamento della spesa per il personale dipendente negli ultimi anni in linea con i trerid attesi, confermando gli effetti positivi della maggiore disciplina contabile delle Regioni, ìn conseguenza degli strumenti di governance derivanti dai diversi Accordi Stato-Regioni intervenuti nell’ultimo periodo e, in particolare, dell’obbligo per le Regioni di garantire la copertura integrale degli oneri connessi ai rinnovi contrattuali;
– la spesa per i consumi intermedi registra un incremento del 3,7 per cento. Tale dinamica incorpora la manovra di contenimento della spesa per i prodotti farmaceutici ospedalieri introdotta dal DL 78/2010 per l’anno 2010, per un importo pari a 300 milioni;
– la spesa per le prestazioni acquistate da produttori market cresce complessivamente del 1,1 per cento, riflettendo dinamiche differenziate delle diverse componenti incluse nell’aggregato:
° la spesa per l’assìstenza farmaceutica registra una riduzione pari allo 0,6 per cento, su cui influisce l’operatività del meccanismo del pay-back nonché le politiche di rafforzamento della distribuzione diretta dei farmaci in atto nei Servizi Sanitari Regionali;
° la spesa per la medicina di base cresce dell’ 1,7 per cento. Tale incremento riflette la contabilizzazione degli oneri per il rinnovo delle convenzioni di medicina di base (biennio economico 2008-2009) e la corresponsione dei
relativi arretrati (per un importo pari a circa 400 milioni). Anche con rifcriincnto a questo aggregato di spesa deve osservarsi la maggiore congruità osservata negli ultimi anni nella valutazione del costo effettivo dei rinnovi delle convenzioni di medicina di base a seguito dell’introduzione, in analogia tuo quanto previsto per il personale dipendente, dell’obbligo per le Regioni di garantire la copertura integrale degli oneri dei rinnovi delle convenzioni di medicina di base;
° la spesa per le altre prestazioni (ospedaliere, specialistiche, riabilitative, integrative, altra assistenza) registra un incremento del 1,7 per cento. La dinamica di tale componentc di spesa riflette una migliore regolazione, in particolare nelle regioni sotto piano di rìentro, dei volumi di spesa per le prestazioni sanitarie acquistate da operatori privati accreditati, realizzata attraverso la definizione di tetti di spesa e l’attribuzione di budget, con il perfezionamento dei relativi contratti in tempi coerenti con la programmazione regionale.
L’andamento dell’aggregato itiente, inoltre, del processo in atto all’ interno dei Servizi Sanitari Regionali volto a definire, isolare e trasferire gli oneri relativi a prestazioni in natura a carattere socio-assistenziale al di fuori del perimetro della spesa sanitaria;
° le altre componenti di spesa ossetz ano un aumento pari al 1,3 per cento.
PREVISIONI
Le previsioni sono state elaborate sulla base delle disposizioni legislative vigenti, del quadro macroeconomico elaborato per il periodo di riferimento e recepiscono i dati ufficiali dell’ISTAT concernenti il Conto Consolidato della Sanità per gli anni 2008, 2009 e 2010, elaborato a seguito dell’acquisizione (lei dati di IV trimestre 2010 e anche a seguito delle rettifiche operate sui dati di consuntivo 2008 e dell’acquisizione dei dati di consuntivo 2009.
Previsioni per l’anno 2011
Con riferimento all’anno 201 1 è prevista una spesa sanitaria In termIni di PA pari a I l4.8ni milioni, in aumcnto del 1,2 per cento rispetto all’anno 2010.
La previsione sconta l’acquisizione dci dati relativi al IV trimestre 2010, la manovra di contenimento della spesa prevista per l’anno 201129 nonché i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro.
Nel dettaglio si prevede:
– per il personale una riduzione dello 0,7 per cento.
La dinamica osservata dall’aggregato risente della contabilizzazione sull’anno 201 0 degli arretrati per il contratto del personale dirigente del SSN relativo al biennio economico 2008-2009, al netto ditali oneri, (pari a circa 500 milioni) l’aggregato cresce in misura pari allo 0,7 per cento.
La previsione sconta i nuovi dati sul costo del personale rilevati a IV trimestre dell’anno 2010, la previsione di crescita dell’occupazione dipendente dei servizi pubblici e del costo del lavoro per lavoratore dipendente dei servizi pubblici contenuta nel quadro macroeconomico elaborato per il 2011 nonché il riconoscimento della lndennitè di vacanza contrattuale nelle misure previste da luglio 2010, ai sensi del DL 78/2010;
– per i consumi intermedi, un incremento percentuale dcl 3,9 per cento che incorpora i risparmi di spesa nel settore della farmaceutica ospedaliera per 600 milioni annui derivanti dalle disposizioni del DL 78/2010;
– per le prestazioni acquistate da produttori market, una crescita pari al 1,3 per cento che sintetizza dinamiche differenziate delle diversi componenti di spesa:
° per l’assistenza farmaceutica, urta crescita del 1,2 per ceno, che riflette un andamento dell’aggregato coerente con il rispetto del tetto del 13,3 per cento della spesa farmaceutica territoriale nonché la stima dell’entrata da pay back farmaceutico,
° per la medicina di base, una riduzione del 4, 1 per cento, su cui influisce la contabilizazione, nell’anno 2010, degli oneri arretrati per le convenzioni di medicina di base relativa al biennio economico 2008-2009: al netto di tali oneri, la variazione dell’aggregato è pari al 1,3 per cento;
° per le altre prestazioni (ospedaliere, specialistiche, riabilitazione, integrative ed altra assistenza) una crescita dcl 2,9 per cento, che incorpora anche gli effetti economici dell’abolizione del ticket di I0 ? sulle prestazioni di assistenza specialistica.
Previsioni per il periodo 2012-2014
Nel periodo 2012-2014, prendendo a riferimento l’anno 2011, la spesa sanitaria è prevista crescere ad un tasso medio del 3,3 per cento, in linea con il tasso medio di crescita del PIL nominale pari al 3,3 per cento In relazione a tale dinamica, il rapporto fra la spesa sanitaria e PIL si siabilizza, alla fine dell’arco temporale considerato, ad un Id elio pari al 7,2 per cento.
Le precisioni scontano:
– l’acquisizione dei dati di costo relativi al IV trimestre 2010,
– il quadro rnacroeconotnico previsto per il periodo in esame,
– la manovra di contenimento della spesa per gli ann 2012 e 2013 ed il loro trascinamento sull’anno 2014;
– gli oneri per la corresponsione della indennità di vacanza contrattuale per l’anno 2014, relativamente al triennio economico 2013-2015;
– un andamento della spesa per la farmaceutica convenzionata coerente con il rispetto del tetto del 13,3 per cento della spesa farmaceutica territoriale e una stima delle entrate da pay-back farmaceutico in diminuzione della spesa,
– a partire dall’anno 2012, l’effetto derivante dalla ripresa dell’efficaca del ticket de 10 ? sulle prestazioni di assistenza specialistica;
– i risparmi derivanti dall’attuazione dei piani di rientro
Sanita.ilsole24ore.com – 13 aprile 2011