Dopo il caso tedesco, con cause poco chiare circa la contaminazione della filiera alimentare dovuta a diossina, il presidente della organizzazione agricola europea Copa Cogeca, il finlandese Pekka Pesonen, ha preso carta e penna e ha mandato una missiva a John Dalli, della Direzione Generale Salute e Consumatori della Commissione Europea.
“Nella nostra lettera precedente abbiamo espresso l’urgente necessità per l’Europa di prendere le misure più adatte per prevenire scandali simili a quelli successi in Germania di recente. In tal senso, il Copa Cogeca dà il benvenuto a iniziative che sono state prese dalla Commissione Europea per rafforzare i controlli lungo la filiera dei grassi e oli destinati ai mangimi: siamo in particolare soddisfatti per la proposta che intende stabilire un completo processo di approvazione per gli operatori mangimistici che miscelano grassi per i mangimi. Crediamo che tale iniziativa rappresenti un passo avanti per la tracciabilità insieme al giudizio positivo che riserviamo alla messa in atto di un robusto regime di controlli sui rischi della diossina. Sebbene i termini di dettaglio di entrambe le iniziative dovranno poi essere discussi entro il Comitato Permanente per la Filiera Alimentare e la Salute Animale (SCoFCAH)”, il Copa Cogeca avanza comunque alcune raccomandazioni.
Intanto, un forte richiamo alla responsabilità dei produttori di mangimi per il cibo che immettono nella filiera, andando nella direzione di mettere in atto programmi di autocontrollo e di monitoraggio, prendendo spunto nel caso da buone prassi esistenti in tal senso. L’approccio raccomandato è quindi di responsabilizzazione degli operatori. In ogni caso, e qui i commenti di Copa Cogeca si fanno critici, non si pensi che il demandare gli obblighi di monitoraggio a laboratori privati possa aiutare nel raggiungere risultati positivi. Le responsabilità, in base alla legislazione europea vigente, sono in carico ai produttori e agli operatori alimentari. Pekka Pesonen ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di mantenere a livello nazionale piani di controllo e campionamento.
L’organizzazione agricola europea si è detta infine interessata a collaborare con la Commissione Europea entro un gruppo di lavoro europeo con parti economiche e sociali, al fine di dare il proprio contributo per rendere più sicura la filiera degli oli e grassi usati nei mangimi.
Coldiretti ha invitato le istituzioni europee ad evitare che accadano ancora casi simili, insistendo in particolare sulla rimozione di tutta una serie di impedimenti normativi che di fatto hanno consentito il ripetersi di gravi scandali, dalla Bse alla diossina nei mangimi nel 1999 in Belgio.
Ilpuntocoldiretti.it – 11/04/2011