Il cane mostra qualche “acciacco”, oppure ha la febbre? No alle cure dai-fa-te: «Molti proprietari di animali da compagnia pensano che, quando il ’pet’ sta male, sia possibile aprire l’armadietto domestico e somministrargli farmaci per uso umano con gli stessi benefici. Un atteggiamento pericolosissimo».
L’allerta viene da Daniela Mignacca, direttrice della Clinica veterinaria Romasud, che ogni mese riceve molti casi di cani o gatti intossicati con medicinali riservati ai ’due zampè.
Le “fattispecie” in questo caso sono due: «In un primo caso-tipo – racconta all’Adnkronos Salute – arrivano animali a cui il proprietario ha dato, magari, una bustina di antinfiammatorio, ad esempio un Fans, perchè lo vedeva affaticato e dolorante. Non sapendo che in alcuni casi questi prodotti possono essere anche letali per un cane o un gatto. Oppure il paracetamolo: si può anche dare agli animali, ma in dosaggi totalmente diversi da quelli umani».
Ci sono poi i casi di «cani e gatti che si sono intossicati con farmaci antidepressivi, anti-ipertensione o anti-aritmici, che li hanno ’mangiatì perchè li hanno trovati in giro per casa: il padrone non li aveva adeguatamente tenuti fuori dalla loro portata». La regola, dunque, non è di escludere del tutto l’utilizzo di farmaci che si hanno in casa per trattare un malessere del ’pet’, ma «almeno fare prima una telefonata al proprio veterinario», consiglia l’esperta.
Lastampa.it – 12 aprile 2011