La proposta del ministero della Salute sulle linee guida relative agli obiettivi di Piano sanitario per il 2011 è stata trasmessa il 30 marzo scorso alla Conferenza Stato Regioni.
La bozza di accordo, prevede di ripartire 615 mln di euro per non autosufficienza, cure palliative e terapia del dolore, biobanche di materiale umano, malattie rare e per il Piano nazionale della prevenzione.
Il nuovo Piano sanitario nazionale 2011-2013 attende il varo definitivo da parte del Presidente della Repubblica. Nell’attesa, il ministero della Salute ha comunque trasmesso alla Conferenza Stato Regioni una proposta di accordo sulle linee guida relative agli obiettivi di Piano sanitario per il 2011. Nella proposta si conviene infatti sull’opportunità di ripartire in ogni caso le risorse anche nelle more del varo del nuovo Psn facendo riferimento al precdente Psn 2006-2008. In tutto 615 milioni di euro per la non autosufficienza, le cure palliative, la terapia del dolore, interventi per le biobanche di materiale umano, le malattie rare e per il Piano nazionale della prevenzione.
Il tutto, in continuità con quanto garantito nelle linee progettuali sancite nell’accordo siglato l’8 luglio del 2010, stabilendo che per quanto concerne le cure primarie è confermato il vincolo del 25 per cento delle risorse totali. Per quanto riguarda la non autosufficienza, dove è compresa anche l’assistenza ai pazienti in stato vegetativo, si introduce per il 2011, un vincolo di 240 milioni di euro, di cui 20 sono indirizzati all’assistenza ai pazienti affetti da malattie neurologiche degenerative e invalidanti e altri 20 milioni di euro ai pazienti affetti da demenza.
Alle cure palliative e alla terapia del dolore si applica il vincolo di una quota di 100 milioni da ripartirsi tra le Regioni.
Per gli interventi in materia di biobanche di materiale umano la quote disponibili ammontano a 15 milioni di euro, mentre per le malattie rare si conferma il vincolo di 20 milioni di euro. infine, sono disponibili per il piano nazionale delle prevenzione 240 milioni di euro.
Alle Regioni, ad accordo raggiunto, verrà erogato dall’Economia a titolo di acconto il 70 per cento delle risorse. Per accedere al restante 30 per cento le Regioni, entro 60 giorni dalla stipula, dovranno presentare al ministero della Salute progetti ad hoc non dimenticando di aggiungere i risultati raggiunti nell’anno recedente. Progetti che dovranno comunque ricevere la benedizione della Conferenza Stato Regioni su proposta nella Salute.
E chi non presenta o non riceve l’approvazione dei progetti perderà il diritto all’erogazione della quota residua ed il recupero, anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti nell’anno successivo,dell’anticipazione del 70 per cento già erogata
quotidianosanita.it – 11 aprile 2011