Presentato il bilancio dell’attività di controllo dell’Asl di Varese nel settore dell’alimentazione. Effettuati, nel 2010, 5500 controlli e rilevate 14 ipotesi di reato
Molte conferme e qualche novità nel bilancio del Sian, il Servizio Igiene alimenti e Nutrizione dell’Asl. Il nucleo, d’intesa con il dipartimento veterinario, ha effettuato, lo scorso anno, 5.500 controlli rilevando 1600 non conformità, comminando 382 sanzioni amministrative e ipotizzando 14 ipotesi di reato. Una mole di lavoro decisamente superiore alle medie nazionali e che ha coinvolto anche i Nas di Milano e la Procura di Busto Arsizio.
Questa mattina nella sede provinciale dell Asl a Varese, insieme al direttore Pierluigi Zeli e al direttore sanitario Marmondi, c’erano il procuratore capo di Busto Francesco Dettori e il capitano dei Nas di Milano Paolo Belgi, insieme hanno spiegato le ragioni di un’attività che, come ha ricordato il magistrato, correva il rischio di scomparire allorchè si tentò di abrogare la legge del ’62 che legittima ispezioni e controlli nei luoghi dove si produce, maneggia o vende cibo. Un tenatativo che la Cassazione bloccò.
Lo scorso anno, l’attenzione degli ispettori dell’Asl si è allargata alla ristorazione etnica. Coadiuvati dai carabinieri dei Nas, i tecnici dell’Asl hanno effettuato dodici visite di sabato sera rilevando15 prescrizioni per carenze delle strutture o del manuale di autocontrollo, 20 sanzioni amministrative per carenze igieniche e tre ipotesi di reato per cattivo stato di conservazione degli alimenti o cibi insudiciati. Rilevazioni che non si discostano di tanto dai risultati ottenuti in altre realtà, soprattutto legate alla ristorazione ( bar, ristoranti e mense) e alla produzione e lavorazione dei cibi.
Lo scorso anno, per la prima volta, è entrata nel novero delle tipologie da controllare, la grande distribuzione. E, anche in questo caso, non sono mancate le sorprese con 137 “non conformità” rilevate nei 205 supermercati visitati e 10 nei 13 ipermercati e centri commerciali del territorio.
Nell’arco di 4 anni, l’attività di controllo e monitoraggio dei due servizi dell’Asl ha permesso di elevare l’attenzione del settore alimentare verso le regole fondamentali che sono, essenzialmente, igiene e pulizia, mantenimento della catena del freddo e adeguato stoccaggio: « Nell’ultimo anno, però, – ha commentato la dottoressa Cremona responsabile del Sian – c’è stata una ripresa dell’attività sanzionatoria. Nel 2007 la percentuale di irregolarità riscontrate erano del 38%, percentuale scesa al19 nel 2009 e risalita lo scorso anno al 23. Questo andamento si spiega con la crisi economica che ha colpito il settore. E quando ci sono difficoltà i primi tagli che si fanno sono sul personale, specialmente gli addetti alle pulizie».
Nel mirino dei tecnici Asl entrano, nel programma 2011, i sistemi di igienizzazione e lavaggio delle verdure : «Sono alimenti che vanno sempre ben lavati – ricorda la dottoressa Cremona- Oggi si ricorre frequentemente al cloro che ammazza tutti i batteri. Ma dobbiamo vigilare perché non se ne abusi. Il mio consiglio è di lavare comunque e sempre tutta la verdura che consumiamo».
Altri consigli e suggerimenti in campo della sicurezza alimentare si trovano nei “quaderni della salute” redatti congiuntamente dal Dipartimento della Prevenzione da quello Veterinario in distribuzione nei distretti Asl della provincia.
Varesenews – 8/04/2011