In merito alla recente indagine compiuta dai Carabinieri del NAS in Trentino Alto Adige che ha portato alla luce un traffico di medicinali stupefacenti per uso veterinario, l’Associazione delle Imprese della Salute Animale (AISA) giudica altamente lesivo degli interessi della categoria rappresentata ciò che è avvenuto e condanna pubblicamente l’accaduto.
La vicenda, che ha visto il coinvolgimento di grossisti, farmacisti e medici veterinari, è considerata da AISA potenzialmente pericolosa per la salute pubblica e dannosa anche sotto il profilo economico, sia per i veterinari e sia per le aziende farmaceutiche che operano legalmente sul territorio nazionale.
AISA inoltre auspica che l’esigenza sentita da Veterinari libero-professionisti e proprietari di animali, di poter usufruire con minori difficoltà di specialità per uso veterinario rispondenti alle necessità di un mercato in continua evoluzione, possa in futuro essere soddisfatta nel pieno rispetto di normative sanitarie, commerciali e fiscali largamente condivise.
A tale scopo AISA intende mettere a disposizione delle Istituzioni e della classe veterinaria le proprie competenze con l’intento di contribuire concretamente a quella semplificazione normativa ormai avvertita come inderogabile da tutti gli attori della filiera, essenziale per scoraggiare la gestione scorretta del farmaco veterinario a tutto vantaggio della salute pubblica, della professionalità del medico veterinario, del benessere animale, dell’efficienza degli organi di controllo e dello sviluppo economico del Paese.
Fonte Aisa – 30 marzo 2011