L’età della pensione sale e nel 2050, nell’area Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, arriverà a 65 anni. Tra i 34 paesi Ocse, in Italia si spende di più per le pensioni.
Il doppio della media: 14,1% del pil contro 7. Ma l’Italia ha stabilizzato il sistema con recenti riforme. Più in generale, occorre aumentare il tempo di permanenza al lavoro e porsi la sfida dell’occupazione degli over 50. Sono le indicazioni del rapporto Ocse sulla spesa pensionistica che Maurizio Sacconi, ministro Lavoro saluta con favore: «il rapporto Ocse», afferma Sacconi, «conferma che il nostro sistema previdenziale è diventato sostenibile grazie alle recenti riforme e, allo stesso tempo, rimane peraltro tra i più protettivi nei confronti dei cittadini». Per l’Ocse, l’Italia «ha adottato una serie di riforme negli ultimi 15 anni che contribuiranno a contenere la spesa a lungo termine». Anna D’Addio, economista dell’Ocse spiega come le riforme siano «utili per il contenimento della spesa pubblica» e abbiano «migliorato la sostenibilità economica e finanziaria».
La spesa pensionistica in Italia rappresenta inoltre «una porzione importante della spesa pubblica totale: 29,4% nel 2007». Ciò dipende in primo luogo dal forte invecchiamento della popolazione. In Italia ci sono «solo 2,6 persone in età lavorativa (20-64 anni) per ognuna di quelle in età pensionabile (oltre 65)». La seconda cifra più bassa tra i Paesi Ocse, dopo quella del Giappone, che dovrebbe ulteriormente diminuire a quota 1,5 nel 2050.
L’età pensionabile media nei Paesi Ocse, risulta dal rapporto che volta si estende a tutti i Paesi del G20, è 63 anni per gli uomini e 62 per le donne, ma «aumenterà fino a circa 65 entro il 2050, per entrambi».
«Metà dei Paesi Ocse sta già aumentando l’età pensionabile o lo farà nei prossimi decenni», dice lo studio, ma nella maggior parte del mondo «gli aumenti previsti dell’aspettativa di vita saranno superiori a quelli stimati per l’età della pensione». Per mantenere il passo, stimano gli esperti parigini, «l’età effettiva del pensionamento dovrebbe aumentare fino a 66,5 anni per gli uomini e 66 per le donne». Ma la sfida, oltre a quella dell’allungamento dell’età è anche quella dei lavoratori più anziani: con l’inevitabile aumento dell’età pensionabile la sfida per le economie avanzate è oggi l’occupazione degli over 50.
L’Arena 18 marzo 2011