Si riducono ospedali e ambulatori e si potenzia l’assistenza sul territorio (residenziale e semiresidenziale).
Questo il primo dato che emerge dall’«Annuario statistico nazionale – Attività gestionali ed economiche delle Asl e aziende ospedaliere, anno 2008», appena pubblicato sul sito del ministero della Salute e realizzato a cura della Direzione generale del sistema informativo, Ufficio di direzione statistica. Il documento offre un quadro dell’assistenza sanitaria sul territorio, in ospedale e del personale del Servizio sanitario impegnato.
Nel 2008 risultano 1.186 strutture per l’assistenza ospedaliera, 9.726 per l’assistenza specialistica ambulatoriale, 5.320 per l’assistenza territoriale residenziale, 2.346 per l’assistenza territoriale semiresidenziale, 5.284 per l’altra assistenza territoriale e 938 per l’assistenza riabilitativa. Per quanto riguarda la natura delle strutture, sono in maggioranza pubbliche le strutture che erogano assistenza ospedaliera (54,4%) e le strutture che erogano altra assistenza territoriale (88,2%). Sono in maggioranza private accreditate le strutture che erogano assistenza riabilitativa ex art.26 della Legge 833 (78,3%) e le strutture che erogano assistenza territoriale residenziale (73,3%). L’analisi dei trend del numero di strutture nel periodo tra l’anno 2005 e l’anno 2008 evidenzia una sostanziale stabilità per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera (si registra una leggera contrazione, -1,2%, del numero di strutture pubbliche).
Per l’assistenza specialistica ambulatoriale “Ambulatorio Laboratorio”, si assiste ad una riduzione del 5,3% delle strutture pubbliche e ad una lieve riduzione dello 0,7% per quelle private accreditate. Significativi incrementi, soprattutto per il privato accreditato, sono evidenziati dai trend dell’assistenza territoriale semiresidenziale.
In particolare l’Annuario statistico offre una fotografia dell’assistenza distrettuale, cioè erogata sul territorio, che si avvale soprattutto dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, convenzionati con il SSN.
Per quanto riguarda Medici di famiglia e Pediatri di libera, in media a livello nazionale ogni medico di base ha un carico potenziale di 1.114 adulti residenti, con differenze regionali a volte marcate. Il carico medio potenziale per pediatra è a livello nazionale di 1.019 bambini, con una variabilità territoriale anche più elevata rispetto a quella registrata per i medici di medicina generale. Tutte le Regioni comunque sono caratterizzate da una carenza di pediatri in convenzione con il SSN ad eccezione dell’Abruzzo, Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, che presentano un numero di bambini per pediatra di poco superiore al massimale stabilito nel contratto di convenzione.
Il Servizio di guardia medica , che assicurainterventi domiciliari e territoriali per le urgenze notturne festive e prefestive, nel 2008 registra 2.984 punti di guardia medica; con 13.040 medici titolari ovvero 22 medici ogni 100.000 abitanti. A livello territoriale si registra una realtà notevolmente diversificata sia per quanto riguarda la densità dei punti di guardia medica sia per quanto concerne il numero dei medici titolari per ogni 100.000 abitanti.
Per garantire l’assistenza farmaceutica convenzionata in Italia nel 2008 sono state prescritte 550.655.394 ricette con un importo di poco superiore ai 12 miliardi di euro, con un costo medio per ricetta di circa 22 euro. Il costo medio per ricetta risulta fortemente variabile all’interno del territorio nazionale registrando il valore minimo nelle Marche (18,40 euro) e quello massimo (26,31 euro) in Lombardia.
Grazie all’assistenza domiciliare integrata, inoltre, nel corso del 2008 sono stati assistiti al proprio domicilio 494.204 pazienti, di questi l’81% è rappresentato da assistibili di età maggiore o uguale a 65 anni e il 9,5% è rappresentato da pazienti terminali. Mediamente a ciascun paziente sono state dedicate circa 22 ore di assistenza erogata in gran parte da personale infermieristico (16 ore). Le ore dedicate a ciascun malato terminale risultano, invece, pari a 31.
Per quanto riguarda infine, le strutture sanitarie non ospedaliere, nel 2008 in totale sono stati censite 9.726 strutture sanitarie di tipo ambulatorio/laboratorio: la percentuale di strutture pubbliche è molto variabile a livello regionale; in generale nelle Regioni Centro-meridionali si ha una prevalenza di strutture private accreditate. Una situazione opposta si registra per quanto riguarda le altre strutture territoriali nelle quali prevale la gestione diretta delle Aziende Sanitarie.
Le strutture di tipo Ambulatorio/Laboratorio pubbliche erogano nella maggior parte dei casi assistenza clinica, mentre quelle private convenzionate erogano prestazioni di laboratorio.
Per quanto riguarda le altre strutture extraospedaliere, nel 2008 sono stati censite 5.320 strutture residenziali, 2.346 di tipo semiresidenziale, 5.284 di altro tipo (come centri di salute mentale, consultori, stabilimenti idrotermali). Con riferimento alle strutture residenziali e semiresidenziali
sono stati censiti 233.935 posti, pari a 392 per 100.000 abitanti. Di questi il 71,3% sono stati dedicati all’assistenza agli anziani, il 13,0% all’assistenza psichiatrica, il 15,2% all’assistenza ai disabili psichici e fisici, lo 0,5% ai pazienti terminali; probabilmente questi dati sono sottostimati poiché in alcuni casi c’è una sovrapposizione dei vari tipi di assistenza.
Gli Istituti e Centri per il recupero e la riabilitazione funzionale svolgono la propria attività fornendo prestazioni diagnostiche e terapeuticoriabilitative. Tali prestazioni possono essere erogate in forma residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, extramurale e domiciliare. Nel 2008 sono state rilevate 938 strutture riabilitative con 15.345 posti per l’attività di tipo residenziale e 14.264per l’attività di tipo semiresidenziale in complesso 50 ogni 100.000 abitanti. Il numero di utenti totali assistiti in regime residenziale è superiore agli utenti assistiti in regime semiresidenziale (rispettivamente 54.506 e 25.124 utenti); tale rapporto cambia a seconda della tipologia di attività riabilitativa, in particolare la riabilitazione neuropsichiatrica infantile è svolta preferibilmente in strutture semiresidenziali. Nel 2008 le strutture riabilitative hanno impiegato 46.565 unità di personale di cui il 10% costituito da medici ed il 41% da terapisti e logopedisti.
E assieme all’Annuario statistico è stata pubblicata anche la la monografia sul personale dipendente del Servizio sanitario nazionale (anno 2008).
Nel 2008, rileva il ministero, il personale ammonta a 638.459 unità, in diminuzione rispetto alle 649.248 unità del 2007, e risulta così ripartito: il 70,0% ruolo sanitario, il 18,1% ruolo tecnico, il 11,7% ruolo amministrativo e lo 0,2% ruolo professionale. Nell’ambito del ruolo sanitario, il personale medico è costituito da 105.792 unità e quello infermieristico da 160.787 unità; il rapporto fra infermieri e medici, a livello nazionale, si attesta sul valore di 2,5 infermieri per ogni medico.
Nelle strutture di ricovero pubbliche ed equiparate operano 98.898 medici e 246.691 unità di personale infermieristico (non è compreso il personale universitario). Per quanto riguarda la distinzione del personale del SSN per sesso, 239.614 sono gli uomini che vi lavorano, divisi nei diversi ruoli e 398.845 (63,4%) le donne.
15 marzo 2011 – sanita.ilsole24ore.com