Blindato con la fiducia il decreto sul fisco municipale, la partita federalista si sposta sul terreno del decreto che riforma il fisco regionale e provinciale e introduce i costi standard sanitari
Che ha già diverse “grane” a partire dalla tensione crescente tra i governatori del Nord e del Sud; e rischia di diventare quindi un altro tema critico dentro il Pdl se non si trova una composizione. Anche le province poi non sarebbero contente. E domani l’Upi incontrerà Roberto Calderoli.
Il nodo dei fondi sanitari
A far discutere i governatori di Nord e Sud, anche della stessa parte politica, è soprattutto il riparto del fondo sanitario 2011. Si tratta di 106,5 miliardi, che la proposta del governo li assegna in base all’età della popolazione, con il Sud che ci perde visto che ha abitanti con “meno capelli grigi” in testa. La richiesta è quindi quella di considerare, nella ripartizione, anche i nuovi indici di squilibrio socio-economico territoriale. Ma in questo caso a perderci sarebbe il Nord. Un primo stop alla proposta “sudista” è arrivato dal governatore del Veneto, Luca Zaia, che non ammette modifiche. La posizione di Zaia è stata subito criticata dal presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Upi: Dlgs regioni non assicura funzioni province
Insoddisfatte del Dlgs sul nuovo fisco regionale sono anche le province. Qui nel mirino è il meccanismo della compartecipazione all’Irpef, nell’ambito el federalismo regionale, che, a detta dell’Upi, «non assicura il legame con il reddito prodotto sul territorio e non prevede dinamicità del gettito». «Non c’é garanzia di copertura delle funzioni delle province», denuncia il presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione. «La mancata fiscalizzazione dei trasferimenti regionali destinati alle spese per gli investimenti – aggiunge – crea un buco di 1,5 miliardi nei bilanci provinciali e mette seriamente a rischio gli interventi per la messa in sicurezza di scuole, strade, per la difesa dell’ambiente e il contrasto al dissesto idrogeologico». Domani Castiglione incontrerà il ministro Roberto Calderoli per rappresentargli queste problematiche.
Il decreto sul fisco regionale è attualmente in commissione Bicamerale. Domani 2 marzo la commissione procederà all’audizone del presidente della Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff), Luca Antonini. Il 3 marzo ci saranno le relazioni sui contenuti del provvedimento dei due relatori, di maggioranza, Massimo Corsaro (Pdl) e di minoranza Francesco Boccia (Pd). L’obittievo è chiudere il tutto entro l’11 marzo.
Ilsole24ore.com – 1 marzo 2011