La Funzione pubblica ha predisposto il documento di indirizzo per la stipula dell’accordo quadro sulla regolazione del sistema di relazioni sindacali post riforma Brunetta.
Il lavoro muove i propri passi dall’intesa siglata il 30 aprile 2009 con la riforma degli assetti contrattuali per i comparti del pubblico impiego, che ha lo scopo di realizzare un sistema capace di migliorare la competitività e la produttività. La disamina normativa per la definizione degli ambiti riservati alla contrattazione nazionale o a quella integrativa prende l’avvio dal Dlgs 165/2001.
In base al nuovo documento, alla contrattazione collettiva spetta la determinazione di diritti e obblighi inerenti il rapporto di lavoro e le materie relative alle relazioni sindacali e, nei limiti di legge, quelle sulle sanzioni disciplinari, la valutazione delle prestazioni collegate all’erogazione del trattamento accessorio e le modalità di ripartizione tra i diversi livelli, la mobilità e le progressioni economiche.
Sono escluse dalla contrattazione le materie che riguardano l’organizzazione degli uffici, quelle oggetto di partecipazione sindacale e quelle relative alle prerogative dirigenziali e di conferimento e nomina dei dirigenti.
Alla contrattazione integrativa spetta invece la destinazione del fondo che deve comunque riservare la quota prevalente alla performance e la definizione dei criteri per la destinazione dei risparmi sui costi di funzionamento dei processi di ristrutturazione.
Ilsole24ore.com – 23 febbraio 2011