Un avviso di allerta alimentare riguardante “mozzarelle blu” è stato diffuso ieri dalla Regione Valle d’Aosta. Le mozzarelle, “Fior di Latte in Poker”, provenienti da un caseificio pugliese e con scadenza al 18 febbraio scorso, come si legge sulla nota presentano un rischio “microbiologico – possibile concomitanza di agenti patogeni in concomitanza con colorazione blu”.
Il prodotto è stato distribuito presso quattro esercizi commerciali dell’Alta e della Bassa Valle. I controlli negli esercizi interessati sono attualmente in atto, spiegano dal servizio igiene degli alimenti di origine animale dell’Azienda Usl. “Il prodotto – spiega il dottor Carlo Bandirola, direttore del servizio igiene degli alimenti di origine animale dell’Usl – è ora in fase di ritiro da parte dei veterinari dell’Azienda Usl”. Torna l’incubo, quindi, dopo i casi della scorsa estate. Tra i più eclatanti quello datato 19 giugno 2010, con il sequestro di 70mila mozzarelle dai carabinieri del Nas di Torino. L’operazione dei militari era partita dalla denuncia di una donna che aveva ripreso con un telefonino un incredibile fenomeno: una mozzarella che al momento dell’apertura dell’involucro rapidamente mutava colore e diventa blu.
22 febbraio 2011
riceviamo e pubblichiamo la replica del Caseificio pugliese
“Errate indicazioni in merito alla possibile presenza di patogeni”
In data di ieri, 21 febbraio 2011, sul sito della Regione Valle d’Aosta è stata pubblicata l’allerta relativa al nostro prodotto ‘Mozzarella Fior di Latte Poker’ (lotto L.035 con scadenza 18/02/2011), che – in violazione della normativa comunitaria sulla riservatezza (artt. 50-52 Reg. CE 178/2002) – contiene non solo l’indicazione del produttore e dei rivenditori finali, ma anche errate indicazioni in merito alla possibile presenza di patogeni. Tale notizia è stata anche richiamata dal TG3 Regionale nell’edizione serale.
Abbiamo, quindi, preteso formalmente dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta (nella persona del Presidente, dell’Assessore alla Sanità e del Direttore del Servizio Veterinario) la rettifica del contenuto della comunicazione sul sito informatico, specificando con assoluta chiarezza che l’eventuale pigmentazione blu derivante dallo sviluppo di Pseudomonas fluorescens, qualora dovesse comparire sul prodotto, non è assolutamente associata né associabile a qualsivoglia agente patogeno pericoloso per la salute umana.
Del resto, proprio la segnalazione che ha dato origine all’allerta sul lotto incriminato è pervenuta da un consumatore il quale precisava di aver conservato la mozzarella nel proprio frigorifero priva del suo liquido di governo e dopo che la stessa era stata estratta dall’incarto il giorno precedente a quello indicato per la scadenza.
A massima tutela di tutti i nostri consumatori abbiamo provveduto tempestivamente al ritiro dalla vendita del lotto corrispondente, nonostante fosse evidente che la colorazione assunta fosse in realtà addebitabile ad una non corretta conservazione della mozzarella.
Ad ogni lotto in commercio l’azienda conserva dei contro campioni a scopo di verifica; il contro campione della Mozzarella Fior di Latte Poker (lotto L.035 con scadenza 18/02/2011), non presentava alcun segno di alterazione del colore e conservava qualità e caratteristiche organolettiche ottimali.
Il Caseificio Pugliese – da sempre attento alla qualità e alla sicurezza igienico-sanitaria dei suoi prodotti – esegue numerosi e ripetuti controlli sia sulle linee di produzione sia al momento dell’uscita dal proprio stabilimento, con esiti sempre ampiamente e rigorosamente al di sotto dei limiti consentiti dalla vigente legislazione in materia sanitaria ed alimentare.
Restiamo sempre a completa disposizione di tutti i consumatori e dei rivenditori al fine di poter fornire le più ampie rassicurazioni circa la qualità, la sicurezza e la genuinità di tutti i nostri formaggi ,prodotti con solo latte italiano, invitandoli a visitare il nostro stabilimento di produzione a Lauriano (TORINO), dove potrà essere direttamente constatato l’elevato livello dei controlli sulla qualità ed il rispetto dei massimi standard igienico-sanitari.