(AGI) – Enna, 21 febbraio 2011 – Mancano i veterinari del servizio pubblico che rilasciano i certificati sanitari per il bestiame e questo rimane bloccato negli allevamenti della provincia di Enna. Una situazione di grave difficolta’, che sta avendo pesanti ripercussioni economiche sulla zootecnia di tutto l’ennese che da settimane viene denunciata dagli allevatori.
Oggi il prefetto di Enna, Giuliana Perrotta, ha trasmesso una nota all’assessorato regionale alla Salute per rappresentare lo stato di difficolta’, denunciato dalle aziende locali del comparto zootecnico, a causa dei ritardi nella prestazione dei servizi di profilassi vaccinale che, precludendo di fatto la movimentazione dei capi per la mancanza della documentazione sanitaria obbligatoria, rischiano di produrre ricadute economiche pregiudizievoli a carico delle imprese del settore.
Nella nota il prefetto ha sottolineato la centralita’ della zootecnia nell’ambito del comparto agro alimentare e dell’intero sistema economico della provincia, auspicando che si trovino le soluzioni organizzative piu’ idonee per superare gli inconvenienti e assicurare la necessaria tempestivita’ nella prestazione dei servizi veterinari, essenziali per l’attivita’ zootecnica del territorio. La provincia di Enna conta oltre 5 mila allevamenti con un patrimonio di 137 mila capi ovicaprini, 54 mila bovini, 5 mila suini e 5 mila specie varie. Il problema e’ sorto da quando l’Asp di Enna ha ridotto gli orari dei contratti a termine per i veterinari addetti al rilascio delle certificazioni ed alle vaccinazioni.