Ci saranno un Dipartimento e una Direzione generale in meno. La nuova pianta organica viene “congelata” a 2.054 unità (la vecchia ne prevedeva 2.520)
Risparmi a regime per oltre 25 milioni di euro l’anno. Questi i punti salienti dello schema di Dpr per il riordino del Ministero della Salute che dovrebbe avere il definitivo via libera dal Cdm di venerdì.
Il riordino del Ministero della Salute è ormai cosa fatta. Con piccole modifiche rispetto al testo iniziale (le modifiche sono in neretto nel testo allegato), il varo del provvedimento è infatti atteso per domani mattina da parte del Consiglio dei Ministri che l’ha posto all’ordine del giorno. Se ne parla dal 2007 quando, a seguito della finanziaria di quell’anno, veniva messa in cantiere una razionalizzazione del Dicastero per ridurre dipartimenti, direzioni generali e pianta organica del personale.
Da allora sono arrivati ulteriori provvedimenti normativi, la “Brunetta” del 2009 e poi il “Milleproroghe” 2010, che hanno ulteriormente definito i paletti della ristrutturazione
Il riordino prevede la costituzione di 3 Dipartimenti (oggi sono 4) e di 12 Direzioni generali (oggi sono 13), nonché la riduzione a 157 unità delle posizioni funzionali di Seconda fascia (a fronte delle 205 della vecchia pianta organica). Il risultato più evidente della riorganizzazione sarà quello di una riduzione di 466 unità di personale rispetto alla vecchia pianta organica (che in realtà non è mai andata a regime). In tutto il personale del ministero della Salute, tra Roma e gli uffici periferici sparsi per la penisola, si bloccherà infatti a 2.054 unità.
Una sfoltita significativa, per la quale si prevede un risparmio annuo di 25,671 milioni di euro, rispetto alla spesa che sarebbe scaturita dalle vecchie piante organiche qualora fossero giunte a regime occupando tutti i posti disponibili.
Ma in realtà, considerando il sostanziale blocco del turn over in vigore da alcuni anni, la quota di 2.054 unità della nuova pianta organica, congela di fatto l’attuale dotazione, facendo registrare solo un esubero di 24 unità di dirigenti delle professionalità sanitarie che saranno comunque riassorbite. Quindi nessun “licenziamento” o “prepensionamento” ma un fermo immagine alle attuali dotazioni.
Ma vediamo nel dettaglio come cambierà il Ministero della Salute guidato da Ferruccio Fazio.
I 3 Dipartimenti, le 12 Direzioni generali e il nuovo Ufficio risorse, organizzazione e bilancio
Il Dipartimento sanità pubblica e innovazione, che sarà articolato nelle seguenti direzioni generali:
* Direzione generale della prevenzione
* Direzione generale della ricerca sanitaria e biomedica e della vigilanza sugli enti
* Direzione generale dei rapporti europei e internazionali
* Direzione generale della comunicazione e delle relazioni istituzionali
Il Dipartimento della programmazione e dell’ordinamento del Ssn, che sarà articolato nelle seguenti direzioni generali:
* Direzione generale della programmazione sanitaria
* Direzione generale del sistema informativo e statistico sanitario
* Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Ssn
* Direzione generale dei dispositivi medici, del servizio farmaceutico e della sicurezza delle cure
Il Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute, che sarà articolato nelle seguenti direzioni generali:
* Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari
* Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
* Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute (ovvero il Consiglio superiore di sanità e il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare)
L’Ufficio generale delle risorse, dell’organizzazione e del bilancio
Avrà il compito di organizzare, razionalizzare e innovare i modelli organizzativo gestionali, i processi e le strutture degli uffici centrali e periferici del Ministero. Si occuperà in generale del personale e dell’attuazione degli indirizzi della Conferenza permanente dei Capi dipartimento in materia di gestione delle risorse umane, dei servizi comuni e degli affari generali. All’Ufficio anche il compito del bilancio del Ministero.
18 febbraio 2011 – fonte: quotidianosanita.it