L’Ordine dei medici veterinari risponde a Cristina Citerni, candidata a sindaco per SEL. “Siamo fortemente contrari all’ipotesi di apertura di una facoltà di Veterinaria; non ci sono prospettive occupazionali e quelle di impiego sarebbero altrettanto incerte e illusorie anche per le cosiddette lauree brevi”.
Il consiglio dell’ordine dei medici veterinari della provincia di Grosseto, per voce del suo presidente il dottor Roberto Giomini, interviene nel dibattito politico sul polo universitario maremmano. “Possiamo comprendere – dichiara il Presidente Giovini – le ragioni ideali che hanno spinto Cristina Citerni, candidata alla primarie di Grosseto per Sinistra, Ecologia e Libertà, a considerare la Maremma come luogo ideale per l’istituzione di corsi di Laurea e specializzazione in Agraria e Veterinaria, ma nello stesso momento ci sembra doveroso affermare, senza ipocrisie, che allo stato attuale non ci sono certezze per uno sbocco professionale dignitoso; in questo modo si corre il rischio concreto di creare solo false illusioni nei giovani, che rappresentano il futuro nucleo della nostra società”. Il presidente dell’ordine
spiega che le difficoltà occupazionali maggiori riguardano in particolare proprio il settore zootecnico, traino per quello agroalimentare, che oggi soffre di una crisi sempre più profonda di cui è difficile intravedere la fine del tunnel. “Voglio solo ricordare – prosegue il dottor Giomini – che in Italia operano attualmente 27.537 medici veterinari, un valore superiore anche a quello dei grandi paesi europei come Francia e Germania, e che da noi sono presenti 14 Facoltà di Medicina Veterinaria a fronte delle 2 esistenti in Francia e delle 6 che si trovano in Germania. Da un recente rapporto curato da Nomisma per conto della federazione nazionale ordini veterinari Italiani dal titolo “La professione Medico Veterinaria: condizioni e prospettive nei primi dieci anni di attività” emerge che il percorso professionale è insoddisfacente, con instabilità della posizione lavorativa, remunerazione non adeguata, elevata concorrenza professionale e incoerenza con il percorso formativo: questi sono solo alcuni dei tratti che accomunano la carriera dei
Medici Veterinari in tutto il Paese. Scelte formative come quelle prospettate in Maremma non farebbero che peggiorare il quadro complessivo
17 febbraio 2011 – maremmanews.tv