Sono i dati forniti dal ministero della Funzione Pubblica a rendere noto che l’impatto della cosiddetta “Riforma Brunetta” pensata per colpire al cuore l’assenteismo nella pubblica amministrazione è stato minimo, anzi controproducente.
Lo Stato ha speso più soldi per le visite fiscali a tappeto volute dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta di quanti ne avrebbe dovuti sborsare a causa delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici. Un meccanismo legislativo messo su frettolosamente e che costa milioni di euro. Settore maggiormente a rischio è la scuola italiana, che oltre agli 8 miliardi di tagli della riforma Gelmini deve ora fare i conti con le visite fiscali previste per i dipendenti fin dal primo giorno di malattia. Nella scuola pubblica, questa imposizione è stata un vero insuccesso: assenza per malattia aumentate del 7,5% per i professori e un +18,5% tra le assenze del personale tecnico e amministrativo
14 febbraio 2011 – Agi