I tranci, colorati artificialmente di rosso per attrarre acquirenti, sono stati sottoposti a blocco sanitario. Le indagini si concentrano su una società esportatrice spagnola
Tranci di tonno al monossido di carbonio sono stati scoperti dalla guardia costiera di Livorno in un deposito di pesce fresco di Viareggio. Indagini in corso si concentrerebbero su una società esportatrice spagnola. Per il momento i militari, insieme agli esperti del servizio veterinario della Asl, hanno sottoposto il pesce al cosiddetto “blocco sanitario”, per evitare che finisca in commercio.
I tranci scoperti erano stati contraffatti: sono infatti di colore rosso, ma la loro specie è quella della “pinna gialla”, meno pregiata. Le analisi hanno fatto emergere un’elevata concentrazione di monossido di carbonio, necessario proprio per fornire al prodotto la colorazione rossa e quindi attrarre acquirenti. La quantità di pesce fermata sarebbe comunque modesta.
I sintomi per chi ingerisce tonno al monossido di carbonio vanno dal prurito all’arrossamento della pelle fino alla cefalea e alle vertigini e addirittura al collasso cardio-circolatorio. Dal 2003 l’Unione Europea ha notificato diverse informative sul riscontro di monossido in tranci di tonno originari del Sud-est asiatico e provenienti da Stati europei.
Repubblica.it 14 febbraio 2011