La protesta degli animalisti all’Ulss21 per i tempi burocratici
I 700 animali custoditi nell’allevamento «lager» di Menà gestito, fino al 28 gennaio, da una coppia di origine cinese, saranno trasferiti. A deciderlo è stata la Procura di Verona che sta indagando sul presunto maltrattamento degli animali e sul macello abusivo realizzato senza autorizzazione sanitaria. «Tutti gli animali sono sotto sequestro e sotto la tutela della Procura», spiega Giuliano Bronzato, dirigente del servizio veterinario dell’Ulss 21. «Il giudice ha deciso che sia il Comune di Castagnaro a mantenere i 700 animali e, infatti, ogni giorno operatori portano loro il cibo. L’aspetto sanitario è invece curato dall’Ulss 21 che, dal giorno del sequestro, assicura nell’allevamento la presenza quotidiana di un veterinario. Molti animali si stanno riprendendo e le loro condizioni di salute sono buone.
Nei prossimi giorni sarà predisposto il loro trasferimento in due strutture idonee ad accoglierli». Polli, anatre, oche, piccioni e altri animali da cortile andranno infatti alla cooperativa agricola «Il Giardino» di Porto Garibaldi (Ferrara) mentre gli 8 daini saranno trasferiti in una struttura in Toscana, con spazi sufficienti anche per un’eventuale reintroduzione in natura. Per tutti gli animali della cosiddetta «fattoria degli orrori» si prospetta quindi un futuro più roseo di quello pensato dai cinesi che li allevavano in condizioni igieniche pessime per rifornire i ristoranti.
Sul caso nei giorni scorsi è intervenuta anche l’associazione «Centopercentoanimalisti»: gli attivisti hanno visitato l’allevamento abusivo portando cibo agli animali. «Le bestiole», dicono, «soffrono la fame e vivono tra rifiuti e fango, privi di ripari adatti. È inaccettabile che per questioni burocratiche debbano soffrire ancora». Gli animalisti hanno anche appeso uno striscione il 9 febbraio davanti alla sede dell’Ulss 21 per sollecitare il trasferimento dei 700 capi
L’Arena 13 febbraio 2011