È sempre più intensa l’attività di controllo sull’alimentazione umana e animale. Siamo infatti il primo Paese membro nel numero di notifiche inviate alla Commissione Europea
E’ emerso dalla Relazione 2010 sul sistema di allerta comunitario pubblicata sul sito del ministero della Salute.
Trend in crescita per i controlli su alimenti umani e animali. Anche nel 2010, l’Italia è risultato il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate alla Commissione Europea, con un totale di 548 notifiche (pari al 16.7%). Numeri che comprovano un’intensa attività di controllo sul territorio nazionale.
Dopo l’Italia vengono la Germania (400) e la Gran Bretagna (326), seguite da Spagna, Olanda e Francia.
È quanto emerge dalla Relazione 2010 sul sistema di allerta comunitario pubblicata oggi sul sito del ministero della salute.
Complessivamente, nel 2010 sono state trasmesse, attraverso il Sistema di allerta rapido comunitario (Rasff), 3291 notifiche, confermando appunto il trend in aumento degli ultimi anni.
In particolare, 2873 notifiche hanno riguardato l’alimentazione umana (2813 nel 2009), 190 l’alimentazione animale (201 nel 2009) e 229 la migrazione di materiali a contatto con gli alimenti. La Commissione ha inoltre trasmesso 62 news, seguite da 129 follow-up. Anche il numero delle news è aumentato rispetto allo scorso anno (42).
Anche se in diminuzione rispetto agli anni precedenti, frutta secca e prodotti della pesca sono le merci di uso alimentare nelle quali sono state riscontrate le principali irregolarità. Nella frutta secca sono state rilevate principalmente micotossine, attraverso respingimenti della merce ai porti.
C’è stato invece un aumento di segnalazioni per frutta e vegetali, erbe e spezie, e carne ad esclusione del pollame.
Tra i contaminanti microbiologici, un alto numero di notifiche riguarda anche quest’anno la Salmonella (338 notifiche contro le 314 dell’anno precedente). Tra queste, 120 si riferiscono all’alimentazione animale, con un trend positivo se confrontate con le 88 segnalazioni dell’anno precedente. A differenza del passato nel corso del 2010 non sono invece arrivate notifiche per la presenza di Salmonella in vegetali.
I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il Rasff sono le micotossine, seguiti dai residui di fitofarmaci e da migrazioni di materiali destinati al contatto con gli alimenti.
Per quanto riguarda la presenza di corpi estranei c’è stato un calo delle notifiche, anche se diverse segnalazioni riguardano soprattutto la presenza di parti di vetro e di metalli.
Sono numerose le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta (67), anche se si assiste a una diminuzione rispetto al numero di allerta rilevate nel 2009.
quotidianosanita.it – 7 febbraio 2011