Il sistema della certificazione on line della malattia da parte dei medici, obbligatorio dal primo febbraio, «é a regime e andrà sempre più a regime». È la risposta che il ministro Renato Brunetta manda ai medici che alla vigilia della rivoluzione digitale in campo sanitario avevano sollevato diverse perplessità sulla nuova procedura.
La sanità on line fa risparmiare alla collettività 10-12 miliardi
Brunetta, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi assieme al numero dell’Inps, Antonio Mastrapasqua indica 80-100mila invii giornalieri di certificati, con l’obiettivo di toccare i 400-500mila certificati settimanali e i 20-25 milioni a livello annuale. Cifre che inducono Brunetta a stimare un risparmio per i 18 milioni di lavoratori dipendenti privati e pubblici, che accumulano mediamente due periodi di malattia l’anno e spediscono di conseguenza 72 milioni di raccomandate tra impresa e Inps, pari circa 200 milioni di euro in termini di mancate spese postali. Mentre il passaggio all’online per l’intero sistema della sanità potrebbe tradursi, aggiunge il ministro, in risparmi per la collettività per 10-12 miliardi.
Mastrapasqua: l’Inps spende oltre 3 miliardi l’anno per indennizzare le malattie
Aspettative di minor costi derivanti dalla certificazione online, grazie alla riduzione delle truffe, arrivano anche dall’Inps che per indennizzare le malattie, riferisce il presidente Mastrapasqua, «spende oltre 3 miliardi l’anno». «Si tratta – aggiunge il presidente dell’Inps – di una grande opportunità di modernizzazione». Grazie ai certificati in tempo reale e non alla massa di documenti, cartacei é infatti possibile «conoscere le cause che determinano le malattie, i settori, le età, dimensioni aziendali che le determinano: un bagaglio di dati finora sconosciuto». In più: l’istituto potrà inoltre “recuperare” 500 archivisti finora destinati all’archiviazione delle raccomandate.
Nessuna punizione per i medici
Quanto invece ai disagi lamentati dagli studi medici Brunetta assicura che non ci saranno sanzioni per chi ha incontrato difficoltà tecniche nell’adeguamento tecnologico e annuncia una nuova circolare esplicativa. E anche per le aziende, a loro volta tenute ad accreditarsi all’Inps per ricevere i documenti on line, verranno applicate delle semplificazioni, a partire da un call center con operatore. Intanto il ministro ha annunciato di aver ricevuto 28 tra mail e fax da parte di medici alle prese con disservizi del nuovo sistema di certificazione on line.
Dal canto loro i medici continuano a lamentare disagi. Oltre 14 minuti medi di attesa al call center per le certificazioni on line nella mattinata di oggi. «Senza contare – ha detto il segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) Giacomo Milillo – che solo ieri sono state “perse” oltre 6mila ore di assistenza ai pazienti per poter far fronte ai nuovi adempimenti». In più: «il 60-70% dei medici non è ancora in condizioni di poter operare. Quindi – ha proseguito Milillo – le parole del ministro risuonano ancor più come una presa in giro».
2 febbraio 2011