Sono state riscontrate tracce di diossine e Pcb. I campioni, prelevati negli allevamenti rurali vicini alle industrie, provengono d’animali ruspanti, allevati all’aperto e alimentati con becchime autoprodotto. Scattano i divieti di consumo e commercializzazione da parte dell’Asl di Mantova.
Nonostante le recenti e ripetute rassicurazioni del ministro della Salute Ferruccio Fazio, questa mattina nel mantovano sono state trovate uova contenenti diossina, pcb (policlorobifenili) e altre sostanze cancerogene nei pressi di alcuni impianti industriali della Provincia. I campioni erano stati prelevati nel corso di una campagna straordinaria di indagine partita ad ottobre e che ha coinvolto anche allevamenti bovini. I riscontri sono emersi a Sustinente, San Giorgio e San Martino dall’Argine. In tutti i casi si tratta d’animali ruspanti, allevati all’aperto e alimentati con becchime autoprodotto.
Il livello di diossina riscontrata sarebbe ben superiore alla soglia di legge di 6 picogrammi per grammo di materia grassa. L’Asl di Mantova ha già emesso i primi divieti di consumo e di commercializzazione delle uova, degli ovoderivati e delle galline negli allevamenti rurali contaminati. I controlli, disposti dalla Regione Lombardia, sono stati eseguiti, per l’area dell’Alto Mantovano, a Castiglione e Ponti sul Mincio, per il Medio Mantovano, a San Giorgio e Virgilio, per il Sud Ovest, a Viadana e San Martino dall’Argine e, per il Basso Mantovano, a Sustinente e Quingentole. Per quanto riguarda invece il latte, al momento i riscontri sono risultati tutti negativi.
Quotidianosanita.it
27 gennaio 2011