(Arv) Venezia 13 gennaio 2011 – “Non è sostituendo gli amici di Galan con quelli di Zaia e Bond alla guida delle Ulss venete che potrà migliorare la sanità veneta”.
Ad affermarlo, in una nota, è Diego Bottacin , riferendosi alle notizie apparse sui quotidiani veneti a proposito della spartizione delle poltrone delle Ulss tra Lega Nord e Pdl, a fronte di un “placet” del Pdl al reinserimento dell’addizionale Irpef. “Siamo di fronte – afferma Bottacin – non ad un compromesso politico per far uscire Zaia dall’imbarazzante stallo della sua azione politica, ma ad un vero e proprio raggiro a danno dei veneti”. “La nomina di direttori generali “graditi” ai due partiti nelle varie Ulss – prosegue Bottacin – segnala come anche in Veneto le amicizie contano più delle capacità. I problemi della sanità del Veneto non si risolvono mettendo come direttori generali gli amici di Zaia e Bond invece che quelli di Galan. Basta con l’assegnazione dei ruoli solo a chi ha la tessera di un partito piuttosto che di un altro. Il manager deve avere autonomia professionale, decisionale e gestionale. “Per uscire da questa situazione – conclude Bottacin – ho presentato un progetto di legge che prevede che la Regione assegni, con procedura pubblica e gara europea, un incarico di consulenza della durata quinquennale ad una primaria agenzia che riesamini e aggiorni, entro il 31 marzo di ogni anno, l’elenco delle persone professionalmente più idonee a svolgere l’incarico di direzione generale delle aziende sociosanitarie, e ne valuti il curriculum formativo e professionale, redigendo una lista ristretta dei 50 migliori manager, motivandone la scelta. Da questa lista il presidente della Giunta sceglierà i direttori generali, d’intesa con la Conferenza dei sindaci interessate”.
Sanità: nomine Ulss, Puppato (Pd), se confermata spartizione poltrone Ulss, potere in Veneto gestito in maniera sporca
(Arv) Venezia, 12 gennaio 2011 – “Leggo oggi sulle pagine di un giornale veneto i dettagli di un retroscena relativo ad un accordo tra Lega e PdL per la spartizione delle poltrone dei Direttori Generali delle Ulss. Se questo scenario dovesse concretizzarsi nella prossima primavera, ci troveremmo di fronte ad un’evidenza, ovvero che in Veneto il potere viene gestito in maniera sporca, superando di gran lunga il peggio della tanto vituperata Prima Repubblica”. Il duro attacco viene dalla capogruppo del PD in Consiglio regionale, Laura Puppato, che commenta così un articolo di stampa pubblicato oggi dai quotidiani del gruppo Finegil. “Sarebbe il degno epilogo di una politica fallimentare del centrodestra: – precisa la capogruppo del PD – non solo Lega e PdL sono incapaci di risolvere i problemi dei veneti, ma usano i voti dei cittadini per autoappaltarsi cariche e nomine, fuori da ogni logica meritocratica. E tanto per far vedere all’esterno la faccia onesta, Zaia si inventa ora un’indagine per verificare se esistono casi di parentopoli nelle assunzioni all’interno delle aziende partecipate”. “Intanto il Veneto annaspa, tra giganteschi tagli di bilancio e buchi miliardari della sanità: anche su questo Zaia ha scelto di accordarsi, anzi di accodarsi silenzioso agli ordini del suo capo Bossi e a quelli del governo nazionale, che ha imposto a tutti una manovra-capestro. Tant’è vero – conclude Puppato – che il Veneto è l’unica Regione del Nord a non aver saputo affrontare questa tempesta mettendo in salvo almeno le fasce più deboli. Ma evidentemente gli interessi sono rivolti altrove”.