Roma, 30 dicembre (Adnkronos Salute) – Brutta sorpresa per i medici del Servizio sanitario nazionale. La libera professione intramoenia è infatti prorogata al 31 marzo 2011. Solo due mesi, quindi, rispetto alla scadenza del 31 gennaio 2011, e non di un anno come inizialmente sembrava essere.
Lo stabilisce il cosiddetto decreto milleproroghe, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri. Il testo prevede comunque la possibilità di prorogare anche il termine del 31 marzo al 31 dicembre 2011 con un apposito decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm), di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze.
Duro il commento del segretario nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise: “Questo è un meccanismo barocco che alimenta la precarietà dei rapporti di lavoro, nuova stella polare delle politiche di un Governo che decide su materie delicate a prescindere dalla loro natura e dal parere dei ministeri competenti. Quello che appare certo è che non ‘ama’ i medici del Ssn, né come dipendenti, nè come dirigenti e neppure come professionisti. Nella maggioranza delle regioni italiane, la cosiddetta intramoenia allargata rappresenta una modalità organizzativa messa in campo a fronte dell’inesistenza delle condizioni previste dalla legge per tutelare il diritto dei medici all’esercizio della libera professione e quello dei pazienti alla scelta di uno specialista di fiducia”.
L’Anaao Assomed ribadisce che vigilerà sulla preparazione del Dpcm. Decreto “dal quale i medici italiani – aggiunge Troise – si aspettano, contando sull’impegno del ministro della Salute, termini congrui per abbandonare il sistema delle proroghe ad oltranza e garantire alla dirigenza sanitaria una volta per sempre l’esercizio della libera professione intramoenia quale attività ordinaria delle aziende sanitarie”.