(Arv) Venezia 16 dicembre 2010 – “Come mai la Giunta regionale, a più di un anno dall’approvazione della legge sul contenzioso sanitario, e a sette mesi dalla sentenza favorevole della Corte costituzionale non ha ancora inviato alla commissione competente quanto previsto della Legge stessa? E perché la Giunta continua a bloccare un meccanismo virtuoso che oltre ad essere obbligo di legge è senza dubbio uno strumento utile per le vittime di errore, le Ulss e la stessa Regione Veneto?”. Questa l’interrogazione presentata da Diego Bottacin del gruppo misto (Verso Nord) e dai colleghi dell’intergruppo consiliare Giuseppe Bortolussi , Mariangelo Foggiato , Stefano Valdegamberi , Stefano Peraro e Raffaele Grazia . “Il 31 luglio 2009 – scrivono i consiglieri – è stata approvata la legge regionale in materia di gestione stragiudiziale del contenzioso sanitario, salutata con favore per l’indubbio effetto positivo sulla sicurezza delle cure, nella riduzione dell’errore clinico, sulle misure atte a limitarne le conseguenze negative. La legge è stata successivamente impugnata dal Governo innanzi alla Corte costituzionale che si è espressa con sentenza sull’infondatezza del ricorso. La legge è perciò pienamente in vigore dall’11 maggio 2010”. La legge – ricorda Bottacin – prevede l’istituzione di un organismo neutrale, finalizzato a costruire un punto d’incontro, assistenza ed informazione per le parti in potenziale conflitto apportando vantaggi di natura economica, sociale e psicologica sia per le vittime di errore che per i medici coinvolti e lo stesso sistema sanitario regionale. Dall’indagine promossa dalla commissione Sanità per conoscere il quadro generale relativo al numero di sinistri, delle pratiche di contenzioso e delle richieste di risarcimento suddivise per unità operative è emerso che, nel periodo 2004-2006, sono state avviate 815 pratiche di contenzioso: 279 per ortopedia, 242 per chirurgia, 157 per pronto soccorso e 137 per ostetricia e ginecologia. “Istituire la commissione regionale per la solizione stragiudiziale dei contenziosi – concludono i consiglieri dell’area di centro – rappresenterebbe una sicura via di risparmio per la Regione e le aziende sanitarie venete e una via preferenziale e veloce per offrire ai cittadini la possibilità di ottenere un risarcimento nei casi di errori clinici accertati”.
Potrebbe interessarti anche
Scrivi un commento