(Arv) Venezia 15 dicembre 2010 – Aumentare di almeno 20 milioni di euro il riparto del fondo sanitario assegnato all’Ulss 12 veneziana, vincolandolo al miglioramento dei servizi alla cittadinanza. Lo chiedono in una mozione i consiglieri eletti nel veneziano (Lucio Tiozzo, Pietrangelo Pettenò, Giovanni Furlanetto, Bruno Pigozzo, Andrea Causin, Carlo Alberto Tesserin), primo firmatario Gennaro Marotta. Facendo riferimento al recente riparto del Fondo sanitario regionale 2010, i consiglieri rilevano che, pur riconoscendo la specificità di Venezia quale area disagiata, la Giunta ha assegnato all’Ulss 12 un aumento delle risorse di solo uno 0,35% , passando dai 565.930.000 euro del 2009 ai 568,194.000 del 2010, a fronte di aumenti ad altre Ulss ben maggiori. La mozione intende quindi impegnare la Giunta a rivedere il riparto del fondo per reperire risorse, riducendo se necessario i forti aumenti proposti per altre Ulss, per almeno 20 milioni di euro da assegnare all’Ulss 12, in ragione proprio della specificità della città lagunare e vincolandoli al miglioramento dei servizi alla cittadinanza (effettivo funzionamento dei Distretti socio-sanitari, riduzione delle liste d’attesa, integrazione dei servizi per le isole e per l’area lagunare). I fondi per il project financing, spiegano i consiglieri veneziani, sono infatti impropriamente collocati nel bilancio di parte corrente dell’Ulss 12, pur trattandosi di un investimento della Regione, che non serve la miglioramento dei servizi erogati al cittadino. “E’ evidente – sottolinea Marotta – che il trasporto di un malato in una città d’acqua è più complicato e quindi più oneroso rispetto ad un trasporto in terraferma. Si quantifica la difficoltà – precisa – nel quadruplo del tempo impiegato fra trasporto lagunare e quello effettuato in qualsiasi altro comune del Veneto. Nel riparto dei fondi inoltre – prosegue l’esponente dell’IDV – non si è tenuto conto della specificità nel senso di vocazione turistica di Venezia, che durante tutto l’arco dell’anno è visitata da circa 20 milioni di turisti. Se anche un solo millesimo di questi avesse bisogno di accedere alle cure dei distretti socio-sanitari, questi si troverebbero ad erogare prestazioni per ben ventimila utenti in più, con evidente aggravio dei costi per la Ulss 12. Senza considerare – conclude – che Venezia è un importante centro universitario, con conseguente aumento della popolazione non residente presente sul territorio”.