La Commissione europea ha licenziato la normativa sul miglioramento, la certificazione e la genuinità dei prodotti agricoli
Una summa di indicazioni che vanno a regolare l’utilizzo dei marchi DOP, IGP, STG e la segnalazione obbligatoria del luogo di produzione e provenienza del prodotto.
Il “Pacchetto Qualità” arriva dopo tre ani di consultazioni in seno all’Unione Europea, è un unico provvedimento nato con l’obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti venduti attraverso l’integrazione dei vecchi criteri di certificazione con i nuovi suggerimenti pianificati. Nato per tutelare la bontà dei prodotti alimentari in circolazione sul mercato europeo e quindi il diritto al consumo di qualità dei cittadini.
Con l’entrata in vigore di questo provvedimento vengono chiariti e rafforzati i criteri per l’attribuzione alle merci dei marchi DOP Denominazione di Origine Protetta, IGP Indicazione Geografica Tipica e STG Specialità Tradizionali Garantite. La novità assoluta riguarda poi la possibilità per ogni produttore di specificare sulle proprie etichette informazioni facoltative aggiuntive, la cosiddetta “certificazione volontaria”, che spiegherà al produttore ciò che sta comprando.
Suggerimenti collaterali e consigliati ma che potrebbero servire a evidenziare con maggiori dettagli la qualità dell’acquisto. Suggerimenti da affiancare a quelli obbligatori riguardanti l’indicazione sui prodotti del luogo di produzione.
Il “Pacchetto qualità” come del resto le vecchie emanazioni della UE in materia sicurezza alimentare e certificazione dei prodotti riguarderanno principalmente le grandi produzioni e le aziende in grado di sostenere costi e modalità sufficienti per rispettare i criteri e le etichette di un mercato europeo.
L’Unione Europea proprio per questo motivo si è prefissata come priorità quella di fornire alle piccole aziende strumenti e incentivi che permettano loro di partecipare e competere nei circuiti della produzione certificata di alta qualità.
Pmiservizi.it
14 dicembre 2010