E’ successo al Santa Caterina Novella di Galatina (Lecce)
Il direttore sanitario di un ospedale chiede ai medici di non sniffare cocaina durante l’orario di lavoro e la circolare, affissa in bacheca, finisce in procura. E’ successo nell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina (Lecce) dove il dirigente dell’ospedale ha preso ieri la singolare iniziativa in seguito ad alcune segnalazioni anonime.
Ad inviare gli atti alla magistratura e’ stato oggi il direttore generale della Asl di Lecce, Guido Scoditti, preoccupato per la gravita’ e la rilevanza penale dei fatti segnalati. Scoditti, pero’, e’ anche molto contrariato dalle modalita’ di intervento usate dal dirigente medico, Giuseppe De Maria, che su una vicenda cosi’ grave ha scelto la strada della circolare affissa in bacheca piuttosto che contattare i vertici della Asl.
Su De Maria, infatti, la stessa Asl sta valutando se avviare eventuali procedimenti disciplinari oltre ad avere avviato una indagine interna per accertare la veridicita’ delle segnalazioni. Nella circolare, che era stata inviata per conoscenza anche allo psicologo del lavoro, si fa riferimento al presunto utilizzo di cocaina, in dosi tali da alterare le capacita’ lavorative.
”Questo ufficio – si legge nel documento – e’ pertanto tenuto a richiamare chi eventualmente ne facesse uso, ad astenersi durante il lavoro e ad intraprendere un idoneo programma di disintossicazione. Stante il tipo di sostanza, non dovrebbe essere così difficile”. Il dirigente suggeriva anche agli eventuali assuntori ”un periodo di riposo” e il supporto dei servizi del’ospedale a cio’ dedicati. ”Era necessario che io inviassi gli atti alla Procura – afferma Scoditti – perche’ un fatto del genere che e’ di una gravita’ impensabile se accertato, implica reati rilevanti”.
”Per quanto riguarda De Maria – prosegue Scoditti – certamente ha sbagliato, non avrebbe dovuto fare quella circolare, ma informarmi direttamente. Vedremo che cosa fare in merito alla sua posizione, certo e’ che il rilievo di un presunto abuso di cocaina in ambiente ospedaliero e’ tale che non era questo il modo di procedere”. Tutta la vicenda ha suscitato le reazioni anche di parte del mondo politico locale con il Pdl regionale ha chiesto che la magistratura e il ministero della Sanità indaghino e l’Udc che ha sollecitato in una interrogazione l’intervento del presidente della Regione Puglia e dell’assessore alla sanita’.
Ansa
12 dicembre 2010