Danone aveva chiesto all’Efsa di poter utilizzare per Actimel un nuovo claim salutistico sulla relazione tra il consumo del prodotto e la riduzione del rischio di diarrea associato alla presenza del batterio Clostridium difficile. Secondo l’Efsa non c’è alcuna evidenza sufficiente a stabilire una relazione di causa ed effetto tra il consumo di Actimel e la riduzione del rischio di diarrea legato alla presenza del batterio / La risposta di Danone: “Non sono in discussione gli effetti benefici di Actimel”
Danone deve rivedere il claim salutistico secondo cui il consumo quotidiano di Actimel riduce il rischio di diarrea associato alla presenza del batterio “Clostridium difficile” nell’intestino degli anziani, soprattutto di quelli sotto trattamento antibiotico. E’ la risposta dell’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza alimentare, alla richiesta di Danone di poter utilizzare il nuovo claim salutistico in questione. L’Efsa ha pubblicato un parere scientifico sulla veridicità del claim salutistico che mette in relazione il consumo di Actimel e la riduzione della presenza delle tossine di Clostridium difficile nell’intestino. Nel parere si legge che l’evidenza fornita da Danone non è sufficiente a stabilire una relazione di causa ed effetto tra il consumo di Actimel e la riduzione del rischio di diarrea legato alla riduzione della presenza di tossine di Clostridium difficile.
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9 dicembre 2010