Il giovane, 29 anni, affetto da anemia mediterranea, è deceduto durante un intervento per l’asportazione della milza. Marino: «Clima da caccia alle streghe»
ROMA – Hanno aggredito l’equipe medica che ha operato il figlio quando hanno appreso che questi era morto nel corso dell’intervento chirurgico al quale era stato sottoposto. È accaduto questa mattina all’ospedale romano San Filippo Neri. I genitori aspettavano nella sala d’attesa l’esito dell’ intervento chirurgico di asportazione della milza. Intorno alle 10 un primario dell’ospedale si è avvicinato dando loro la tragica notizia della morte del giovane, M.P, 29 anni, affetto da anemia mediterranea. I genitori, secondo quanto si è appreso, hanno allora aggredito il medico e l’anestesista e l’infermiere che facevano parte dell’equipe dell’ operazione. Sono intervenuto agenti del posto di polizia.
«PATOLOGIA EMATOLOGICA» – «Quando il chirurgo, l’anestesista e un infermiere – ha spiegato il direttore sanitario dell’ospedale, Lorenzo Sommella – sono andati a comunicare la notizia, naturalmente con tutto il tatto richiesto dal caso, sono stati colpiti in maniera abbastanza violenta: due di loro hanno avuto una prognosi inferiore a 10 giorni e l’altro una frattura al naso. Il ragazzo era un malato grave, affetto da una patologia ematologica congenita e quindi c’era anche un rischio chirurgico e anestesiologico molto serio». Secondo il racconto del direttore sanitario «è successo che in fase di avvio dell’anestesia, il paziente abbia avuto un evento acuto, non sappiamo di che natura e lo chiarirà l’autopsia, in seguito al quale è morto nonostante tutti gli specialisti presenti siano stati chiamati per effettuare, tempestivamente, tutti i tentativi per rianimarlo. Purtroppo non c’è stato niente da fare». Sommella valuta il gesto dei parenti del giovane deceduto «come espressione di un clima che non è positivo e non facilita in generale i rapporti tra i medici e i pazienti, e quindi anche il buon andamento del servizio sanitario nazionale».
COMMISSIONE MARINO – Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, dopo la morte all’ospedale romano San Filippo Neri di un ragazzo di 29 anni affetto da anemia mediterranea, a cui è seguita una aggressione a tre sanitari da parte dei parenti del giovane, ha chiesto ai carabinieri appartenenti al nucleo Nas della Commissione di aprire una istruttoria per far luce su quanto avvenuto all’ospedale. I carabinieri raccoglieranno tutta la documentazione che sarà presentata martedì durante la riunione dell’ufficio di presidenza della commissione. «E’ scovolgente – spiega in una nota Marino – non soltanto la morte di un paziente così giovane ma anche l’aggressione che è seguita a danno dei medici. Dobbiamo fermarci e riflettere sul clima di caccia alle streghe che si è instaurato ormai da tempo. Come chirurgo ho purtroppo sperimentato il dolore e il senso di sconfitta di una morte in sala operatoria. E’ necessario però non creare tensione e stress tra i tantissimi medici, infermieri e tecnici che ogni giorno si presentano in corsia con l’unico scopo di aiutare chi soffre».
Corriere.it
4 dicembre 2010