Un terzo dell’Aula di Palazzo Madama ha firmato un un’interpellanza urgente al ministro Fazio per avere risposte chiare su come il Governo intenda intervenire per fermare l’emergenza rifiuti in Campania e i rischi per la salute legati all’attuale situazione. A presentarla è stato il senatore Ignazio Marino, che definisce “irresponsabili” le affermazioni di Fazio, secondo il quale “i timori sono legati solo ad infezioni e non a epidemie”.
“Stanno per caso aspettando che si arrivi al colera e al tifo prima di intervenire in maniera strutturale? Oppure attendono che Napoli si trasformi in Haiti, dove migliaia di persone sono morte per le epidemie seguite al terremoto, per poi chiamare i caschi blu e lasciar fare a loro?”. A porre queste domande è il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Ssn, che ha presentato un’interpellanza urgente al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sottoscritta da altri 106 senatori.
“Per due anni – afferma Marino spiegando le ragione dell’iniziativa – ci hanno raccontato che la crisi economica non esisteva, ora vogliono insabbiare i rischi per la salute in Campania” e “il ministro Fazio nei giorni scorsi ha cercato di confortarci spiegando che i timori sono legati solo ad infezioni e non a epidemie. Si tratta di affermazioni irresponsabili”. Secondo il senatore, che è anche medico, “epatite A, dermatiti, patologie respiratorie e salmonellosi sono la conseguenza diretta e più probabile di questa situazione degradante e umiliante per la Campania e per l’Italia. Negare è rischioso e il Governo lo fa sulla pelle dei napoletani: le strade sono infestate di topi, cani randagi e insetti. Il ministro Fazio sa che il 14% dei topi trasmette la leptospirosi, il 35% è vettore di toxoplasmosi e ben il 67% di Cryptosporium (che causa gastroenteriti acute)? Non basta?”
Nell’interpellanza i senatori chiedono, quindi, “quali concreti, urgenti e non più differibili interventi il Governo intenda adottare, anche sotto il profilo sanitario, affinchè le strade di Napoli e i territori oggetto dell’emergenza rifiuti siano finalmente ripuliti dalla enorme quantità di rifiuti che stanno letteralmente sovrastando e soffocando il capoluogo e il suo hinterland” e “se il Governo non ritenga che sia giunto il momento per adottare, oltre alle indifferibili misure congiunturali, interventi di carattere strutturale al fine di prevenire e di evitare ulteriori inaccettabili “emergenze” ambientali, situazioni di intollerabile disagio per i cittadini di Napoli e della Campania, nonché una condizione di degrado umiliante e indecoroso per l’immagine di Napoli e dell’Italia nel mondo”.
Quotidianosanità.it – 26 novembre 2010