«Non tocca a me dare risposte che competono ad altri. Qui sentimento di unità nazionale è più forte di quanto non si dica»
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato in mattinata in Prefettura a Padova per incontrare con i sindaci delle zone alluvionate della provincia euganea, con i quali si è intrattenuto per circa un’ora. All’incontro, con il primo cittadino di Padova Flavio Zanonato, e il presidente del Veneto, Luca Zaia, hanno preso parte una ventina di sindaci dei comuni del Padovano. Più tardi il Capo dello Stato si è recato al convegno con cui si celebrano i 60 anni di attività del Cuamm, l’associazione padovana dei medici missionari per l’Africa.
Zaia: sull’alluvione la politica stia fuori, si pensi ai cittadini. «Spero che questa visita del Presidente Napolitano, la terza in Veneto nei sette mesi del mio mandato, ci permetta di avere ancora delle risorse. Al Presidente chiediamo un aiuto sul fronte delle risorse. I veneti hanno ancora bisogno». Lo ha detto Zaia, al suo arrivo in Prefettura a Padova. Il presidente del Veneto ha invitato a tenere sul fronte dell’alluvione il profilo della “no fly zone” della politica. «Su questa alluvione, la politica – ha aggiunto – deve stare fuori. Adesso bisogna pensare ai cittadini». Il governatore ha anche dato un giudizio positivo sul comportamento tenuto finora dall’opposizione in Regione Veneto: «Si sta comportando in maniera lineare e per bene».
Napolitano: sindaci dei comuni alluvionati sono uomini e donne di fatica nelle istituzioni. «Io non posso sostituirmi a chi deve dare risposte avendo la competenza e la responsabilità ». Lo ha detto il presidente della Repubbliica Giorgio Napolitano, parlando dopo l’incontro a Padova con i sindaci dei comuni alluvionati. «Io mi sono impegnato a rappresentare le situazioni e i problemi che i sindaci mi hanno esposto, dando prova di aver fatto sforzi straordinari davanti all’emergenza». Il Capo dello Stato ha definito i sindaci alluvionati «uomini e donne di fatica nelle istituzioni». «Certamente – ha spiegato Napolitano – perché sono alle prese con problemi assillanti. Un sindaco – ha aggiunto – mi ha detto: “certo, nel mio programma elettorale non c’era scritto che avrei dovuto occuparmi di mille evacuati”». Alla domanda se le risposte date finora dal governo per l’emergenza alluvione in Veneto fossero sufficienti, Napolitano ha detto: «questo non posso dirlo».
Napolitano: «Il sentimento dell’unità nazionale è più forte di quanto non si dica». Il presidente della Repubblica sottolinea che anche in Veneto il sentimento unitario è ben radicato: «Questa mattina – dice – ho incontrato i sindaci della provincia di Padova. Si può supporre che in questa regione il sentimento unitario sia meno forte, invece il senso dell’unità che hanno espresso i sindaci è stato molto forte».
I principi della Costituzione non si discutono. «I principi fondamentali della Costituzione non sono oggi in discussione. Anche se ci sono polemiche su come modificare la Costituzione, i principi e i valori di base nessuno osa metterli in discussione». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha parlato anche delle prerogative del capo dello Stato. Sono le prerogative di «un potere che un tempo veniva definito come un potere neutro, che non è stritolato nella mischia». Al presidente della Repubblica, sottolinea Napolitano, «si riconosce la funzione di rappresentante dell’unità nazionale e di custode dei valori della Costituzione».
Napolitano al convegno del Cuamm. «C’è una grande confusione, un grande buio, il vuoto sulle scelte e sulle priorità nella destinazione delle risorse pubbliche». Lo ha detto il presidente della Repubblica intervenendo all’assemblea dell’associazione dei medici per l’Africa. «Abbiamo un debito pesante sulle spalle e dobbiamo contenere la spesa pubblica. Ma non dobbiamo tagliare tutto. L’arte della politica consiste proprio nel fare delle scelte». Il presidente Napolitano ha poi aggiunto: «Finché si ha un briciolo di responsabilità pubblica non ci si può concedere il lusso del pessimismo. Dobbiamo essere ottimisti, sapendo qual è il prezzo della speranza, compiendo un’analisi lucida e anche impietosa delle prove che ci attendono».
Più impegno nel sostegno all’Africa. «Di tanto in tanto si parla di sviluppo dell’Africa, ma poi ce ne dimentichiamo. Eppure l’Africa è il paese da cui vengono schiere di immigrati in Europa alla ricerca di migliori condizioni di vita. Allora, ogni tanto, ne parliamo, ma le conseguenze che ne traiamo sono troppo deboli. Eppure – sottolinea Napolitano – lo sviluppo dell’Africa rappresenta un interesse fondamentale per l’Europa e per i paesi più sviluppati». Napolitano ricorda «le piaghe, le guerre, lo sfruttamento» di molte zone dell’Africa, citando in particolare la Somalia e il Corno d’Africa, «paesi che rappresentano buchi neri, paesi abbandonati a se stessi». Ma la conclusione del suo intervento è improntata all’ottimismo: «Qualcosa in Africa si muove».
Napolitano incontra il sindaco di Vicenza e i familiari di una vittima dell’alluvione . Nella sede del Comune di Vicenza il Capo dello Stato incontra il sindaco della città Achille Variati e i sindaci dei Comuni limitrofi colpiti dall’alluvione degli scorsi giorni. Arrivando al municipio, Napolitano è stato applaudito dalla folla dei vicentini che lo attendevano lungo il percorso. Il presidente della Repubblica ha incontrato anche i familiari di Giuseppe Spigolon, deceduto durante l’alluvione dei giorni scorsi nel garage della propria abitazione, a Caldogno. Napolitano ha incontrato la moglie Mirella e i figli Barbara, Sabrina e Corrado.
gazzettino.it
11 novembre 2010