(AGI) – Roma, 10 novembre – L’eccezionale ondata di maltempo ha spaventato anche gli animali che in molti casi sono stati costretti ad abbandonare le stalle allagate sottoponendosi ad uno stress straordinario che sta provocando il crollo nella produzione di latte – fino al 30 per cento – nelle mucche, tra le quali si stanno registrando anche casi di malattie da raffreddamento. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del maltempo. Chi ha subito l’allagamento delle case e dei magazzini sta verificando la funzionalita’ dei mezzi agricoli mentre nei campi lasciati liberi dall’acqua e’ in corso la verifica dello stato delle colture alcune delle quali, come le asparagiaie, dovranno essere ripiantate. Nel Padovano tornano a ripopolarsi le stalle evacuate dopo la rottura del Bacchiglione, del Frassine e del Tesina. Sono piu’ di un migliaio i capi bovini che sono tornati a “casa” dopo oltre una settimana di difficolta’ da parte degli allevatori, costretti a peregrinare piu’ volte al giorno anche in piu’ stalle in cui erano ospitati provvisoriamente gli animali. A Casalserugo, Ponte San Nicolo’, Bovolenta, Cartura sono almeno una ventina le stalle ripulite a tempo di record dal fango dell’alluvione e ripopolate, anche grazie alla solidarieta’ degli altri agricoltori della Coldiretti che si sono offerti per un aiuto. Si torna lentamente alla normalita’ anche negli allevamenti fra Veggiano, Mestrino, Saccolongo dopo l’alluvione ma ora – evidenzia la Coldiretti – resta grave il problema dell’ alimentazione del bestiame con i foraggi che sono stati nella quasi totalita’ distrutti dall’acqua. Nella Bassa Padovana gli allevamenti di pollame maggiormente colpiti hanno perso tutti gli animali che sono morti affogati e devono quindi ripartire da zero: ripuliti i capannoni e’ in corso il recupero ed il ripristino di tutte le strutture. In provincia di Vicenza in particolare a Arcugnano, Caldogno si torna a mungere in una quindicina di allevamenti gli stessi che avevano dovuto interrompere le consegne alle latterie di latte prodotto da piu’ di 500 mucche. Le cantine del veronese – continua la Coldiretti – stanno ripristinando le attrezzature e i macchinari (trattrici,muletti,linee di imbottigliamento, impianti di filtraggio). Ancora da quantificare i danni alle scorte di concimi, mangimi, fieno e altri mezzi tecnici con il sistema dei Consorzi agrari del Veneto che – conclude la Coldiretti – sta gia’ rispondendo con consegne direttamente nelle aziende, ripristinando la dotazione necessaria per la ripresa del lavoro. Coldiretti Veneto sollecita nell’immediato la sospensione delle scadenze fiscali e previdenziali ed il rifinanziamento della legge 16/2009 che eroga un credito di esercizio agevolato alle imprese che oggi devono recarsi in banca per disporre delle somme necessarie per l’avvio della propria attivita’.