Il presidente del Consiglio ha cominciato la sua visita nel Veronese insieme a Bossi. «Trattenere l’Irpef in Veneto? Non sarà necessario»
L’aiuto dello Stato alle zone del Veneto alluvionate sarà «sostanzioso e immediato». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giunto questa mattina a Monteforte D’Alpone (Verona), da dove ha iniziato insieme a Umberto Bossi il sopralluogo alle zone del Veneto colpite dal maltempo di questi giorni. La visita di Berlusconi e di Bossi, proseguita poi in prefettura a Vicenza e a Padova, è stata accompagnata da una serie di contestazioni (fra cui un coro che ricordava il “bunga bunga”)
«Non sono venuto prima qui – ha spiegato Berlusconi, dopo essersi intrattenuto per alcuni minuti con gli amministratori locali della zona – per non disturbare i soccorritori. Ma abbiamo già avviato la pratica con l’Europa, con la Commissione Europea con cui ho parlato più volte, e venerdì verrà qui il commissario Tajani per prendere atto di tutto quello che è successo. Stiamo preparando un elenco dettagliato dei danni: voi sapete che l’Unione Europea è in grado di partecipare con una percentuale dei danni che si sono verificati». Il presidente del Consiglio ha poi ricordato che «c’è anche la possibilità dei cosiddetti fondi strutturali, che sono circa 450 milioni di euro dal 2007 al 2013».
E poi «c’è lo Stato», ha ribadito il premier, annunciando che «domani a Roma la Protezione Civile si incontrerà con il ministro Tremonti e con il governatore del Veneto, Luca Zaia». «L’aiuto dello Stato alle zone alluvionate del Veneto sarà subito inserito nella finanziaria». È la promessa che Berlusconi ha fatto agli amministratori dei Comuni veneti alluvionati. «La proposta del governatore Zaia sull’Irpef? Ha fatto bene a farla, anche io avrei ragionato nel suo modo – ha risposto il premier ai cronisti che lo attendevano a Monteforte D’Alpone – ma non ce ne sarà bisogno».
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi accompagnato dal ministro Umberto Bossi e dal governatore del Veneto Luca Zaia è poi andato in Prefettura a Vicenza per un incontro con i sindaci dei territori alluvionati. L’incontro si è concluso verso le 13. All’ultimo momento il premier ha saltato l’appuntamento già previsto a Cresole di Caldogno, dirigendosi nell’ufficio territoriale del Governo di Vicenza dopo aver visitato le aree alluvionate nel Veronese.
Momenti di tensione prima a Vicenza e poi a Padova tra un gruppo di manifestanti e le forze dell’ordine in occasione dell’annunciato arrivo del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e del ministro Umberto Bossi in Prefettura per fare il punto sulle zone alluvionate. Il corteo dei manifestanti, formato da studenti, ricercatori ed esponenti dei centro sociali, che ha urlato anche “Bunga bunga non lo balliamo”, è stato tenuto lontano dal palazzo della Prefettura. Berlusconi e Bossi sono giunti a Padova verso le 13.20. All’arrivo a Padova del premier dal corteo di protesta sono partiti pesanti slogan e insulti all’indirizzo soprattutto del presidente del Consiglio. «Mafioso, mafioso» e «Dimissioni, dimissioni» sono stati alcuni degli slogan urlati dai manifestanti.
Poliziotto ferito da un petardo. È stato medicato all’ospedale per una piccola ustione al ginocchio sinistro, ed ha avuto una prognosi di guarigione di cinque giorni, il poliziotto raggiunto da un grosso petardo stamane a Padova, durante le contestazioni degli studenti. L’agente è un ventenne della polizia di Padova.
gazzettino.it
9 novembre 2010