(AGI) – Cagliari, 5 novembre – Miglioramento della qualita’ del latte e aggregazione dell’offerta sono gli obiettivi principali che gli interventi nell’ovicaprino si propongono di raggiungere e costituiranno la base dei criteri per la ripartizione di 30 milioni di euro fra le aziende, esclusivamente Iap (Imprenditori agricoli professionali) e Cd (coltivatori deritti. Per la diversificazione produttiva, inoltre, sono previsti 11 milioni di euro in regime di de minimis. Altri 16 milioni, aggiunti ai 14 milioni stanziati dal ministero delle Politiche agricole, serviranno per ritirare le giacenze di pecorino romano (fra i 55.000 e i 60.000 quintali) stoccati nei magazzini delle cooperative sociali. Saranno stanziati 600.000 euro per la valorizzazione delle produzioni ovine, attraverso un sistema di tracciabilita’ delle produzioni e lavorazioni dell’agnello Igp con l’autorizzazione a mantenere la marca auricolare degli agnelli sardi. Sono previsti anche programmi sperimentali per destagionalizzare le produzioni ovine.
“La maggior parte delle aziende dell’ovicaprino – visto che il numero medio di capi e’ attorno ai 250 – finira’ per beneficiare dell’erogazione massima, fra i 2.500 e i 3.000 euro”, stimano Confagricoltura e Copagri. “Calcolando che ogni capo produce circa 130 litri di latte l’anno, stiamo parlando di un incentivo di otto centesimi per litro di latte. Non sappiamo quante sono esattamente le aziende interessate, ma sicuramente meno di 16.000?.
Quanto agli altri settori, la cerealicoltura ricevera’ 12 milioni di euro nel triennio 2010-2012, invece dei sei inizialmente previsti. La Giunta, inoltre, si e’ impegnata a rimodulare la misura del Programma di sviluppo rurale (Psr) riguardante la Difesa del suolo per un importo complessivo di 20 milioni di euro. Aiuti straordinari per un totale di 10 milioni di euro, invece, andranno nel 2011 ai comparti vitivinicolo (5 milioni), ortofrutticolo (3,5 milioni) e suinicolo (1,5 milioni). Il ddl conterra’ anche una norma per la liberalizzazione della movimentazione dei bovini e degli ovini sul territorio nazionale. C’e’ anche l’impegno a interventi, per 26 milioni di euro, per facilitare l’accesso al credito e ripristinare il prestito agevolato di conduzione.
Tra gli altri punti dell’accordo, due in particolare, per Confagricoltura e Copagri, saranno fondamentali per il rilancio dell’agricoltura: il fondo di garanzia di 7 milioni di euro (incrementabile se necessario) per incentivare impianti di energie rinnovabili nelle aziende agricole, con l’obiettivo di generare investimenti attorno ai 70 milioni di euro; e l’introduzione dell’obbligo – previsto per legge – per le aziende agroalimentari che beneficeranno di contributi pubblici di garantire una reale ricaduta economica sulle aziende di produzione, attraverso la sottoscrizione di contratti quadro di filiera e dei relativi contratti di fornitura. (AGI) Rob