Si rafforza l’azione di contrasto dell’Inps alle truffe, a partire dai casi di pensioni ai falsi invalidi e a persone decedute, per arrivare a quelli degli assegni erogati ai falsi poveri. Nel 2012 le persone denunciate per truffa sono state oltre 9.000 e gli arresti più di 40 con 20 condanne e oltre 100 i milioni di euro recuperati.
Questo il consuntivo dell’Inps sull’azione dell’Istituto svolta in collaborazione con le procure e le forze dell’ordine, per prevenire e perseguire le situazioni che possono portare alla liquidazione di prestazioni non dovute e che mira a scovare prestazioni di disoccupazione erogate a falsi braccianti, pensioni a falsi invalidi, assegni sociali a falsi poveri, riscossione di pensioni di persone decedute, aziende che occupano in nero e lavoratori in cassa integrazione che lavorano.
Inoltre, nel corso degli ultimi tre anni le cause civili promosse contro l’Inps sono diminuite di oltre il 50%. Non basta: i ricorsi ricevuti per il primo grado di giudizio nel 2012 sono stati 155mila, mentre erano stati 229mila nel 2011 e ben 316mila nel 2010. Tra il 2011 e il 2012 si è registrato, nell’ambito dei procedimenti giurisdizionali definiti, un aumento dei giudizi di primo grado conclusi con sentenza favorevole all’Inps (146mila nel 2012 contro i 126mila del 2012), con un incremento del 16,23%, a fronte di una contrazione di quelli con sentenza favorevole alla parte avversa (74.355 del 2012 contro 81.212 nel 2011, – 8,45%).
La crescita degli esiti favorevoli ha consolidato il rapporto fra ricorsi conclusi con vittoria dell’Inps e ricorsi con esito sfavorevole all’Istituto. Nel 2012 l’Inps ha prevalso nel 66,4% delle controversie, soccombendo nel 33,6% dei casi (nel 2011 le percentuali erano, rispettivamente, del 60,8% e del 39,2%, e nel 2010, del 58,2% e del 41,8%).
Per il presidente Antonio Mastrapasqua, “al vantaggio dei cittadini, che trovano una più solerte risposta alla loro domanda di giustizia, si aggiunge la diminuzione di oneri per la pubblica amministrazione. Meno liti, meno giudizi sfavorevoli. Questo sfata anche un luogo comune che vorrebbe i controlli e gli interventi a contrasto dell’illegalità come produttori di nuovo contenzioso per l’Inps. I dati di fine anno dimostrano il contrario: la maggiore efficienza nella scoperta di truffe e illeciti si accompagna a una diminuzione del contenzioso e a un incremento dei successi Inps in giudizio”.
ItaliaOggi – 26 dicembre 2012