È quanto dichiarato dal governatore in occasione del suo intervento per l’inaugurazione del distretto sociosanitario sud a Conegliano. Zaia ha poi rimarcato come il futuro del Veneto non si giochi sul posto letto, “ma sulla qualità dei servizi, che con la nostra riforma della sanità aumenterà”.
“Questo mese di dicembre sarà cruciale per l’avvio delle riforme nella sanità veneta, che già così è la migliore d’Italia, ma che miglioreremo ancora. Entro l’anno nominerò i nuovi direttori generali delle Ulss, ma contiamo anche di varare in Giunta le schede che disegneranno la sanità veneta del futuro in applicazione di quanto prevede il nuovo Piano Sociosanitario, per poi trasmetterle al Consiglio regionale per il prosieguo dell’iter”. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenendo a Conegliano all’inaugurazione del distretto sociosanitario sud.
“Sarà una riforma incentrata sui bisogni della gente – ha aggiunto Zaia – con più specializzazione delle strutture, più tecnologia, maggior valorizzazione delle professioni mediche e infermieristiche. Il punto – ha proseguito – non è qualche posto letto in più o in meno, anche perché in Veneto il problema non esiste: qui da noi il tasso medio di ospedalizzazione è di 7 giorni, contro i 30 in certe Regioni del sud. Il futuro del Veneto non si gioca sul posto letto, ma sulla qualità dei servizi, che con questa riforma aumenterà, dando al cittadino l’assistenza di cui necessita nel luogo più adatto, cioè sul territorio e vicino a casa o in ospedali di grande efficienza e specializzazione per le patologie più gravi. Il tutto assistito da un diffuso ed efficiente servizio di urgenza-emergenza”.
All’interesse del cittadino, che sarà agevolato pressoché in tutti i suoi rapporti con il sistema sanitario, si è guardato anche nel realizzare il distretto inaugurato oggi a Conegliano. Realizzato con un investimento di oltre 12 milioni di euro, raggruppa tre diverse sedi, ed ospiterà tutti i servizi sanitari ed amministrativi del territorio, gli ambulatori specialistici, le cure primarie, la centrale operativa per gli screening e tutti i servizi settoriali (Igiene e sanità pubblica, veterinaria, prevenzione e sicurezza, integrazione lavorativa, medicina legale, età evolutiva, consultorio familiare, disabilità in età adulta). Vi lavoreranno 174 operatori sanitari e amministrativi per servire un’utenza di circa 500 persone al giorno. L’imponente struttura sarà pressoché autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all’installazione sul tetto di una significativa superficie di pannelli fotovoltaici.
Quotidianosanita.it – 11 dicembre 2012