“E’ più che evidente che al Presidente del Consiglio stanno sfuggendo gli elementi strutturali della vicenda sanità. Non esiste una sanità nazionale, perché questo Governo ha lasciato sopravvivere il buco nero della sanità che non funziona e che da Roma in giù presenta le caratteristiche di una vera e propria rotta nazionale, a fronte di sistemi sanitari come quelli veneto, emiliano, lombardo e toscano che funzionano”.
Lo dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.
“Il professor Monti – aggiunge Zaia – dovrebbe riguardarsi i libri mastri dei conti, per rendersi conto che le sue affermazioni non sono altro che una provocazione. Metta piuttosto le mani, il prof Monti, nelle sanità che non sono nemmeno in grado di farci vedere un bilancio; chiuda gli ospedali che hanno 250 posti letto e 50 primari. Ci dica cosa pensa, il prof Monti, del crac non annunciato, ma esibito da 4 o 5 Regioni, a cui il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Toscana sono costrette da un sistema iniquo a ripianare inefficienze, inefficacia e sprechi”.
“Solo poi – conclude Zaia – sarà titolato a parlare del modello veneto che anche in questi anni, pur provenendo da un sistema complessivamente positivo, ha saputo razionalizzare e perfino reinvestire. Non vorrei che il prof Monti pensasse che dopo averci spolpato con il fisco, siamo anche disponibili a farci togliere il diritto alla salute che qui paghiamo col nostro lavoro e con le nostre tasse”.
27 novembre 2012