Le analisi genetiche eseguite dall´Ispra ne confermano la presenza: il loro passaggio è stato accertato sopra Sega di Ala. Slavc e Giulietta sono il primo esempio di convivenza stabile nell´arco alpino del Triveneto fra la specie dinarico-balcanica e quella italica
È arrivata anche la conferma genetica che la coppia di lupi presente da otto mesi in Lessinia sta ancora vagando sull´altopiano, diventato territorio di caccia e di insediamento stabile. Dopo il ritrovamento, lo scorso agosto, della lupa morta a causa di un boccone avvelenato, si era temuto che mano criminali avessero per sempre diviso il giovane lupo sloveno Slavc e la sua compagna ribattezzata Giulietta e incontrata proprio in Lessinia a fine marzo, dopo un itinerario che per entrambi deve essere stato lunghissimo.
Quello di Slavc è infatti documentato dai tracciati satellitari del radiocollare e supera il migliaio di chilometri, mentre nulla si sapeva della lupa che era già in Lessinia almeno dallo scorso Natale, quando erano state segnalate le prime predazioni nei pressi di Branchetto di Bosco Chiesanuova.
Le analisi genetiche sui campioni biologici della lupa avvelenata e altri trovati in Lessinia, eseguite per iniziativa della Regione Veneto dal Carnivore Genetic Laboratory dell´U.S. Forest Service di Missoula (Montana), grazie all´intermediazione del Centro grandi carnivori della Regione Piemonte e alla collaborazione della coordinatrice del Centro, Francesca Marucco, avevano permesso di stabilire che la lupa morta e la compagna di Slavc era due soggetti nettamente diversi, pur presentando entrambe l´aplotipo, cioè la combinazione di varianti cromosomiche che in genere vengono ereditate insieme, tipico della popolazione di lupi italici e confermando quindi la loro provenienza dalle Alpi occidentali. Questo aveva definito che la lupa morta non era Giulietta e dava la ponderata speranza che la coppia fosse ancora insieme. La conferma è arrivata nei giorni scorsi e la notizia l´ha fornita il Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, grazie alle analisi genetiche di campioni organici (un escremento e un campione di urina) raccolti a fine ottobre lungo una pista su neve non lontano da Sega di Ala. Le analisi condotte dall´Ispra, l´Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, hanno accertato che l´escremento appartiene ad un lupo di sesso femminile della popolazione italica; l´urina invece ad un lupo di sesso maschile della popolazione dinarico-balcanica; quest´ultimo campione non ha consentito di identificare anche il soggetto, ma con ogni probabilità si tratta sempre di Slavc. Entrambi i campioni organici sono stati raccolti lungo la stessa, fresca, pista su neve ed a poche centinaia di metri uno dall´altro, dimostrando che i due animali erano assieme.
Si tratta della seconda coppia di lupi la cui presenza è stata accertata e più volte confermata nell´arco alpino centro-orientale, dopo quella segnalata in Svizzera nel Canton Grigioni alla fine di agosto: là però si tratta di una coppia formata da due individui di origine italica e riprodottisi proprio quest´anno.
L´evento veronese è importante perché rappresenta la prima coppia stabile in Veneto dalla presenza degli ultimi lupi che risale proprio per l´incontro fra le due popolazioni di lupi (dinarico-balcanica e italica) e il legame fra Slavc e Giulietta, che ha superato indenne una delle estati più affollate che la storia della Lessinia ricordi, è destinato a continuare e irrobustirsi.
«Non posso che esprimere soddisfazione per la conferma che arriva dai colleghi trentini», commenta Sonia Calderola referente dell´Unità di progetto caccia e pesca della Regione, «l´aspettavamo dopo le confortanti notizie dal laboratorio americano e siamo felici di poter continuare a garantire sul nostro territorio il passaggio e la presenza dei grandi carnivori. I contatti con tutte le istituzioni che lavorano sui progetti di riferimento continuano, come anche lo scambio di informazioni e la sorveglianza», aggiunge
L’Arena – 26 novembre 2012