Il presidente avrebbe emesso assegni alla coop Clam per coprire il passivo. L’inchiesta della Finanza è ora finita sul tavolo della Procura della Repubblica
CHIOGGIA. La Cooperativa lagunare allevatori molluschi (Clam) di Chioggia è finita sotto inchiesta per evasione fiscale o, peggio, per frode fiscale. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria hanno segnalato alla Procura della Repubblica il presidente della cooperativa Albino Dupuis per l’articolo tre della legge contro gli evasori: avrebbe emesso assegni per poco più di un milione di euro a favore della stessa cooperativa per coprire il passivo. Un’operazione che viene considerata un artificio contabile dalla normativa.
La Clam è una delle maggiori cooperative di Chioggia e non raccoglie e commercializza solo molluschi ma ogni specie ittica. Ed essendo il porto di Chioggia uno dei maggiori per quanto riguarda la pesca, con Mazara del Vallo e San Benedetto del Tronto, la cooperativa finita sotto inchiesta è tra le maggiori in Italia. Fornisce tutti i più grandi mercati ittici all’ingrosso del Paese, da Roma a Milano, da Venezia a Napoli ed ha un fatturato di quasi dieci milioni di euro. Proprio per questo – come del resto per tutte le grandi aziende, quelle che superano un tetto di fatturato – tocca al Nucleo di Polizia tributaria compiere la verifica fiscale e proprio durante i controlli le «fiamme gialle» veneziane hanno scoperto quello che hanno segnalato come una falsa dichiarazione . Così è stato avviato un procedimento amministrativo che si concluderà con una pesante ammenda, ma avendo superato la frode il 10 per cento del fatturato il rapporto è finito anche alla Procura di Venezia, dove è stato aperto un fascicolo, che si trasformerà in un procedimento penale.
La spinta ad intensificare la lotta all’evasione fiscale, dopo che il governo precedente non aveva fatto molto, è venuto dal nuovo presidente del consiglio Mario Monti e dai suoi ministri. Una spinta che non ha avuto soltanto effetti soprattutto mediatici, come i blitz a Cortina per Natale, a Portofino per Pasqua, a Venezia durante la Coppa America, ma anche ricadute sul lavoro quotidiano della Guardia di finanza e delle Procure. Sia la prima sia le seconde hanno intensificato i controlli e dato impulso alle indagini, sentendosi appoggiati da chi sta al governo, come del resto accade in tutti i paesi più evoluti, dove l’evasione fiscale è combattuto ed è una delle voci che aiutano a risanare il bilancio dello Stato, soprattutto in una situazione di crisi economica.
La Nuova Venezia – 16 novembre 2012