L’assistenza degli Stati Uniti aiuterà a rafforzare la preparazione e la risposta al virus HPAI presente nel Sudest asiatico e rafforzare le capacità di laboratorio e sorveglianza in aree a rischio
La Fao ha elogiato la politica degli Stati Uniti legata al finanziamento per combattere le minacce delle malattie emergenti in tutto il mondo attraverso i fondi dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (Usaid).
Il finanziamento, per un totale di $ 20 milioni di dollari, sosterrà l’attuale collaborazione USA-FAO contro il virus H5N1 dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI). L’assistenza degli Stati Uniti aiuterà a rafforzare la preparazione e la risposta al virus HPAI presente nel Sudest asiatico e rafforzare le capacità di laboratorio e sorveglianza in aree a rischio.
La maggior parte dei finanziamenti saranno utilizzati per sostenere le attività in Bangladesh, Cina, Indonesia e Vietnam, in cui continuano a vivere i focolai di influenza aviaria H5N1 nel pollame (nonché in alcuni casi anche negli esseri umani). Il finanziamento sarà impiegato anche per coordinare la lotta contro l’influenza aviaria e per sostenere la sorveglianza e la prevenzione in Cambogia, Laos, Nepal e Myanmar, che sono minacciati dalla continua persistenza della malattia. Il Veterinario Capo della FAO Juan Lubroth ha affermato che “il governo degli Stati Uniti è stata la chiave per generare sostegno internazionale per la lotta contro l’influenza aviaria e per ridurre le possibilità di una pandemia umana”.Inoltre Dennis Carroll, direttore dell’USAID ha detto che la collaborazione con la FAO ha confermato di essere un’alleanza vincente ed efficace, in quanto in questa maniera si riesce a rispondere al meglio alla minaccia rappresentata dalle infezioni zoonotiche emergenti. “Attraverso la partnership tra USAID e la FAO non vediamo l’ora di essere in grado di continuare a fornire un’ampia gamma di supporto tecnico, operativo e delle materie prime ai paesi più vulnerabili alla minaccia delle malattie zoonotiche“, ha poi concluso. Grazie alla collaborazione USAID-FAO, dal momento che l’influenza aviaria è cresciuta fino a proporzioni di una crisi globale, tra il 2004 e il 2006, la comunità scientifica ha potuto acquisire una comprensione più profonda di ciò che spinge comparsa della malattia e quindi le misure da adottare per prevenire la malattia.
Attraverso il programma EPT (emergenti minacce di pandemia) il supporto si è incanalato verso i paesi che devono rafforzare le capacità delle reti di laboratori nazionali e regionali per la diagnosi e l’individuazione dei diversi tipi di minacce di virus influenzali. Questo continua ad essere particolarmente importante nel Sud-est asiatico, dove nuovi tipi di virus continuano ad emergere, e che possono eventualmente trasformarsi in una minaccia diretta per la salute umana. Tra l’altro il Sud-Est asiatico è considerata una regione a rischio dato già i numeri di popolazione ed i tassi di espansione della popolazione – di persone e animali che vivono a contatto sempre più vicino.
Infatti la sola Cina è la patria della metà dei maiali del mondo, circa un quarto dei suoi polli, il 70% di tutte le anatre e il 90% di oche del globo. La collaborazione continua con USAID comprende anche finanziamenti per il lavoro sulla fauna selvatica per capire meglio l’intreccio crescente di animali selvatici con il bestiame e gli esseri umani. Due su tre malattie infettive emergenti negli esseri umani sono zoonotici, o hanno la loro origine negli animali. Di queste malattie zoonotiche, il 75% provengono dalla fauna selvatica. Con il sostegno di USAID e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, la FAO ha istituito un Centro di gestione della crisi per la salute degli animali, una unità di risposta di emergenza con la capacità di mobilitare e implementare rapidamente le squadre di esperti veterinari e di altri in tutto il mondo per consigliare i governi (in caso di emergenza) a prendere misure di controllo, compresi i piani di prevenzione e di emergenza.
Queste attività fanno parte di un più ampio sforzo dalla FAO e dai suoi partner, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Organizzazione mondiale per la salute degli animali, per affrontare numerose malattie ad alto impatto affrontando la minaccia per la salute attraverso un approccio olistico e multidisciplinare. In totale l’impegno degli Stati Uniti a favore delle attività della FAO nella lotta contro l’aviaria e di altre malattie zoonotiche negli ultimi sette anni è pari a circa $ 213 milioni.
di Salvatore Verde – 12 novembre 2012