La Star con l’arrivo dei grigiori e del freddo dell’inverno ha messo sul mercato una nuova bontà, la minestra alla pasta all’uovo, condita da una bella coscia di pollo. In realtà, è carne disossata meccanicamente, come quella dei mangimi per gli animali allevati in batterie.
Secondo Altroconsumo si tratta infatti di una pubblicità ingannevole che ha segnalato all’Autorità garante della concorrenza del mercato.
La Star lancia il suo prodotto, la nuova bontà, in concomitanza dell’arrivo dell’inverno, della pioggia, del vento e della neve. Una buona calda e nutriente minestra di coscia di pollo fumante. Un vero toccasana, veloce e pratico, basta aggiungere un po’ d’acqua e la minestra di pasta all’uovo con coscia di pollo, è servita. Oltre che un toccasana, anche un grande aiuto per le famiglie italiane, molto impegnate a lavorare. Purtroppo dietro la confezione sono mostrati tutti gli ingredienti, la bella coscia di pollo, la cipolla e la pasta fresca all’uovo, preparate per noi, pronte per essere mangiate, ma proseguendo nella lettura degli ingredienti si scopre l’inganno, la bella coscia di pollo è carne disossata meccanicamente, fino al 4,1%.
La carne disossata meccanicamente per legge non è definita carne, infatti, affinché possa essere considerata carne, deve contenere un percentuale maggiore, del grasso, del collagene e delle proteine. Ma non è il caso della nuova bella coscia di pollo sotto inchiesta, perché a causa del processo di lavorazione meccanico di macinazione, la percentuale di carne diminuisce sensibilmente, 4,1%, mentre aumentano le quantità di grassi, calcio e colesterolo, nocive per la salute. La carne disossata meccanicamente, si trasforma in un composto molle roseo, la carne di pollo ad alta pressione viene meccanicamente separato dalle ossa, da un sano macchinario industriale, un procedimento avanzato di recente invenzione, che non permette più sprechi, ma grandissimi guadagni per i produttori. Purtroppo a causa dell’elevata pressione, il macchinario distrugge anche le ossa, che diventano parte integrante del composto roseo della carne, potenzialmente dannoso per i contagi, di infezioni e malattie tra l’uomo e l’animale. Infatti questo procedimento è vietato per le carni bovine, per evitare il contagio Bse.
Fonte: Altrocunsumo – 5 novembre 2012