Per evitare sprechi sarà possibile riconfezionare le medicine da destinare ai pazienti di istituti ospedalieri e residenziali
Novità sia per i cittadini che per le imprese al capitolo farmaceutico del “decretone Balduzzi”, divenuto definitivamente legge l’ultimo giorno di ottobre, dove a spiccare è in primo luogo lo “svecchiamento” del prontuario farmaceutico nazionale, ovvero la lista dei farmaci concedibili gratuitamente a carico del Ssn. L’Agenzia italiana dei farmaci (Aifa) dovrà completarne la revisione straordinaria entro il 3o giugno 2013, facendo slittare in Fascia C (a pagamento) i prodotti ritenuti superati. In caso di esclusione di un prodotto dalla rimborsabilità Ssn, l’Aifa potrà prevederne ancora la dispensazione gratuita solo fino al completamento delle cure in corso. All’esclusione dei prodotti obsoleti dovrebbe corrispondere anche un migliore accesso dei cittadini ai farmaci che l’Aifa giudicherà innovativi. Una norma della riforma Balduzzi vincola infatti le Regioni ad assicurarli agli assistiti, indipendentemente dal loro avvenuto inserimento nelle file della concedibilità regionale. Liste e prontuari locali dovranno essere comunque aggiornate almeno ogni 6 mesi e saranno costantemente monitorate per evitare criticità e disparità d’accesso alle cure nel territorio nazionale.
Farmaci. Prontuario rivisto entro giugno Si pagheranno i prodotti «obsoleti» Ma se c’è un’apertura sul fronte dell’accesso alle cure, non mancano certo le misure “antispreco”, la cui efficacia è però tutta da verificare. Tra queste, la possibilità perRegioni a statuto ordinario e Regioni e Province autonome di sperimentare nuovi sistemi di riconfezionamento anche personalizzato e di distribuzione dei medicinali agli assistiti in trattamento presso strutture ospedaliere e residenziali. E anche l’inserimento automatico dei farmaci fuori brevetto (generici, equivalenti e biosimilari) nella classe di rimborso del farmaco di riferimento a patto che il prezzo sia conveniente per il Ssn. La riforma Balduzzi traccia inoltre la strada per la definitiva regolarizzazione del mercato dei prodotti omeopatici, anche veterinari, in particolare per quelli in vendita dal 1995: viene introdotta una procedura di registrazione semplificata basata sulle autocertificazioni delle aziende e slitta di un anno (al 31 dicembre 2014) il termine per la chiusura dell’iter di registrazione, prevedendo un aumento del 1096 delle relative tariffe a partire da gennaio. Sburocratizzazione in pista, infine, per le sperimentazioni cliniche: sarà più facile produrre le molecole da utilizzare nelle fasi iniziali di sviluppo di un farmaco (Fase I), sarà rivista tutta la rete dei Comitati etici che fanno da filtro ai trials clinici e l’Aifa accentrerà tutte le competenze in materia, gestendo procedure e documentazione online.
Il Sole 24 Ore – 2 novembre 2012