Con la Legge di Stabilità arrivano anche le «manovrine» dei singoli ministri. Per dare applicazione alla spending review di luglio, 1,5 miliardi di minor spesa l’anno, alcuni ministeri hanno infatti preferito articolare la manovra, evitando il taglio lineare della spesa.
Gli Esteri otterranno l’obiettivo con una sforbiciata alle indennità di servizio per il personale all’estero (anche gli insegnanti di italiano), la riduzione dei fondi per la Politica estera e di sicurezza comune Ue e per gli sportelli unici all’estero. Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha scelto di definanziare parzialmente alcune opere pubbliche e di revisionare la spesa delle Capitanerie di Porto. Altri interventi articolati sono previsti dai ministeri dei Beni Culturali, dal Ministero dell’Agricoltura e da quello della Salute. Altri sacrifici in vista anche per gli enti pubblici: a quelli previdenziali viene chiesto un contributo aggiuntivo di 300 milioni di euro. Scatta, per tutti, un nuovo giro di vite sugli immobili e le auto blu (acquisti bloccati), e le consulenze. Un fondo per il pagamento degli affitti, in compenso, agevolerà la dismissione degli immobili pubblici.
Il Corriere della Sera – 10 ottobre 2012