Progetto per rilanciare l’ippica. Lo prevede un emendamento del relatore alla delega fiscale, approvato dalla Commissione Finanze della Camera, nel quale si aggiunge che “nell’ambito del riordino della disciplina sulle scommesse ippiche si dovrà prevedere come percentuale della raccolta totale, compresa tra il 74 e il 75%, da destinare al pagamento delle vincite”.
Il testo approvato prevede un contributo di 25 milioni di euro per il 2008 e la destinazione dello 0,70 per cento delle somme giocate con le slot-machine in particolare per il montepremi. Tali somme saranno prelevate dai concessionari. Questo significa che si tratta di una riforma che salva oltre 50mila famiglie, ma che è a costo zero per la collettività. “Questo emendamento è stato costruito per consentire al mondo dell’ippica di uscire dalla crisi con trasparenza – spiega l’onorevole Roberto Cota – l’Unire dovrà indicare entro il 31 gennaio di ogni anno la destinazione dei fondi in regime di assoluta chiarezza. Inoltre l’Unire dovrà presentare un piano industriale annuale che dovrà essere approvato dal Ministro delle Politiche agricole”. “Siamo molto soddisfatti per l’approvazione di questo testo che consentirà non solo il salvataggio del settore dell’ippica, ma anche il suo pieno rilancio. Il mondo dell’ippica coinvolge oltre 50mila famiglie a cui va aggiunta l’intera filiera agricola coinvolta. Non è solo un pezzo della nostra economia, ma anche una parte importante della nostra cultura, perché l’ippica porta con se un bagaglio di valori legati allo sport e alla storia che – conclude Cota – oggi grazie all’impegno della Lega Nord è stato salvato”.
Il comunicato di Lega Ippica italiana del 4 ottobre
L’approvazione dell’emendamento riguardante l’ippica nel Decreto Fiscale ha rappresentato ieri il momento cruciale nel percorso intrapreso dal comitato Pre-Lega. Dopo aver pubblicato sul sito www.legaippicaitaliana.it il Codice Etico, uno dei pilastri cui tutti gli esponenti del settore dovranno attenersi, il Comitato si appresta a completare la scrittura delle norme operative del nuovo sistema ippico che andranno poi consegnate al legislatore. Sarà, questa, un’altra tappa importante e che dovrà essere condivisa con tutte le categorie ippiche, rappresentate ormai da ben 500 tra aziende, allevatori, scuderie, allenatori e guidatori provenienti da tutta Italia. In questo ulteriore lavoro un ruolo di primo piano sarà rivestito dagli operatori del sud che, nei giorni scorsi, con la propria adesione, hanno manifestato la ferma volontà di non volersi arrendere alla crisi e di “rilanciare” attraverso la condivisione del progetto di Lega Ippica. Ben venga, a tal proposito, il suggerimento dell’on. Russo di modificare il nome del nuovo soggetto ippico da Lega ad Unione
Lega Ippica Italiana è un concreto Progetto di ristrutturazione del Settore Ippico nato nei primi mesi del 2012 attraverso uno studio approfondito del Settore realizzato da Federippodromi col sostegno di Confindustria e di Sistema Gioco Italia. Successivamente, nel mese di Luglio del 2012, il Progetto è stato condiviso da un consistente e qualitativo gruppo di Allevatori e Proprietari del Trotto e del Galoppo che hanno apportato diverse modifiche relative ai vari aspetti operativi. L’obiettivo di Lega Ippica Italiana è rilanciare e promuovere l’Ippica Italiana grazie ad una gestione privatistica e manageriale del Settore, attuata sotto la supervisione di Mipaaf, che possa finalmente realizzare una profonda ristrutturazione del comparto, dal rinnovamento del prodotto “Corsa” al rilancio della raccolta della Scommessa Ippica, dal ridare valore e dignità a questo sport al riproporre Ippodromi attraenti ed accoglienti per il pubblico, per i giocatori e per gli ippici. Al momento, un gruppo di lavoro definito “Comitato Pre-Lega” sta lavorando assiduamente per definire i vari Regolamenti e far conoscere agli ippici i propri intenti. Lega Ippica Italiana è una proposta di Legge presentata e sostenuta dai due maggiori partiti politici italiani. Considerato il momento drammaticamente difficile per il Settore, ci auspichiamo che la politica possa ridare in tempi brevissimi “l’Ippica agli Ippici!”
ItaliaOggi – 6 ottobre 2012