Tempi duri per il commercio: nel giudizio del 62% degli esercenti, negli ultimi 12 mesi la situazione delle imprese è peggiorata, e il 30% è convinto che nei prossimi 12 mesi la situazione peggiorerà.
A dare la misura della crisi è l’indagine Confesercenti-Swg sulle previsioni d’autunno per le imprese del commercio e dei servizi, presentata oggi al meeting annuale dell’associazione in corso a Perugia. Ottimisti in minoranza Gli ottimisti, secondo lo studio, sono una esigua minoranza: solo il 7% degli intervistati considera la situazione migliorata negli ultimi 12 mesi; il 19% immagina un miglioramento nel prossimo anno, mentre l’andamento non e’ cambiato per il 31% degli intervistati e non e’ destinato a cambiare nel prossimo anno per il 51 per cento. Il futuro delle aziende rimarrà più o meno stabile nei prossimi 5 anni per il 48%, mentre una su quattro (23%) pensa che chiuderà l’attività. Secondo gli intervistati la situazione economica dell’Italia nel 2013 sarà leggermente migliore rispetto a quest’anno ma ancora negativa per il 42,6%, mentre resterà molto critica per un altro 54,2%; solo per il 2,3% sarà sicuramente migliore mentre lo 0,8% non si sa esprimere. Bocciate misure di rilancio e liberalizzazioni In questo scenario, pochi scommettono sull’effetto positivo della liberalizzazione degli orari di apertura o delle misure allo studio del governo per il rilancio del settore. La domanda «quanto pensa stia influendo sulla natalità, sulla mortalità e sulla performance delle piccole imprese commerciali la liberalizzazione degli orari di apertura» divide a metà gli intervistati, tra chi risponde «poco» (46,1%), «molto» (21,1%) e «abbastanza» (30,5%). Un problema anche la possibilità di rendere obbligatorio l’utilizzo del Pos per gli acquisti, giudicata «molto difficile» dal 37,7% degli intervistati e solo «un po’ complicato» dal 27,7%; per il 30%, invece, viene visto con un passaggio necessario e il 4,6% lo ritiene utile.
Ilsole24ore.com – 17 settembre 2012