Protocollo di monitoraggio della granella di mais, la siccità ha fatto aumentare la proliferazione di aflatossine
La siccità ha aumentato la presenza di tossine nella granella di mais. A Mestre Veneto Agricoltura, l’Istituto Zooprofilattico e la regione si sono incontrati per fare il punto della situazione. A breve sarà varata una normativa regionale per un monitoraggio di tutta la produzione
Venezia – Gli effetti della siccità sulla granella di mais possono creare la proliferazioni di microtossine dannose per i mangimi che andranno ad alimentare gli allevamenti. Ne è stato discusso a Mestre dove ha partecipato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato ,i responsabili e tecnici dell’Istituto Zooprofilattico e di Veneto Agricoltura, i dirigenti dell’unità di progetto veterinaria, della direzione agroambiente.
In condizioni di stress idrico e termico il mais è fortemente soggetto all’infezione da parte di specie di Aspergillus produttrici di queste micotossine. Dalle analisi micologiche eseguite dal Tesaf dell’Università di Padova, su campioni di mais provenienti da diverse zone del Veneto, risulta una presenza molto superiore al normale delle specie di Aspergillus in grado di produrre aflatossine. Tutto ciò conferma il rischio che alla raccolta la granella risulti sensibilmente contaminata da queste tossine e ciò potrebbe successivamente comportare la comparsa di problemi negli allevamenti, soprattutto in quelli da latte.
In tali condizioni, per ridurre l’impatto negativo, conviene raccogliere il prima possibile, evitare di causare lesioni alla granella durante la trebbiatura (regolazioni della trebbia, velocità di trebbiatura…), evitare soste prolungate tra raccolta ed essiccazione e spingere al massimo le operazioni di pulizia della granella. Oltre a ciò sarebbe opportuno effettuare dei test di screening rapido per avere una idea sulla contaminazione del prodotto che si sta immagazzinando.
“Il gruppo di lavoro che opera su queste tematiche – ha spiegato Franco Manzato – definirà un provvedimento per un monitoraggio puntuale mediante campionamento. La procedura verrà avviata dalla Regione stessa sul prodotto in commercio dal momento dell’essiccazione. La situazione è sotto controllo – ha concluso l’assessore – e per questo ringrazio il tavolo di professionisti e tecnici che lavora da tempo su problematiche come questa, coordinandosi con le altre Regioni”.