Il Comune è stato costretto a intervenire per difendere l´ecosistema naturale e la presenza di anatre e pesci. Il sindaco: «Erano diventate troppo aggressive Un cigno è stato trovato morto anche l´altro ieri». Voraci testuggini abbandonate al laghetto hanno decimato le uova degli uccelli acquatici Sono state catturate e trasferite
Cigni e anatre del laghetto in pericolo per colpa di tartarughe voraci che stanno distruggendo l´ecosistema del parco. Probabilmente chi le ha abbandonate nel laghetto di Altavilla non ha pensato che quel gesto avrebbe potuto mettere in crisi gli equilibri dell´oasi naturalistica. Ma è andata proprio così, e il Comune di Altavilla è stato costretto ad intervenire per difendere l´ambiente e la presenza di uccelli, anatre e cigni dalle tartarughe “killer”.
Incredibile a pensarci. A guardarle sembrano così placide e tranquille. Ma le tartarughe d´acqua liberate al laghetto stanno spazzando via molte specie autoctone. È impossibile sapere quante sono esattamente: sono proliferate in breve tempo, cibandosi soprattutto delle uova di anatre e cigni. E sono diventate aggressive. Tanto da dover essere trasferite in un altro luogo protetto.
«Non potevamo fare altrimenti. Era diventata una presenza non compatibile con l´ambiente – spiega il sindaco di Claudio Catagini -. Negli acquari si cibano di pesce, larve ma qui mangiavano le uova dei volatili. Un cigno bianco l´abbiamo trovato morto qualche giorno fa. Le tartarughe si sono moltiplicate e stavano mettendo a rischio la presenza delle altre specie. E così siamo intervenuti».
I dipendenti dell´ufficio ambiente del Comune, aiutati da un cittadino volontario, hanno catturato finora 21 tartarughe nel laghetto, utilizzando reti e gabbie.
«Disposte in vasche d´acqua sono state portate, su indicazione della Polizia provinciale, in un luogo protetto» precisa l´assessore all´ambiente Giuseppe Federici. L´operazione per liberare il laghetto dalle tartarughe è ancora in corso: mancano circa una decina di esemplari. «Fatichiamo a prenderle – spiegano all´ufficio ambiente -. Ormai sono diventate furbe e scappano».
L´oasi naturalistica di Altavilla, che si è creata da un ex cava di basalto, ospita cigni neri e bianchi, anatre, uccelli di vario tipo tra cui anche gli aironi. Qui nidificano perchè trovano cibo. Almeno, fino a qualche settimana fa.
Ma il Comune, completato il trasferimento delle tartarughe, conta di poter ripristinare l´equilibrio all´oasi naturalistica.
Il Giornale di Vicenza – 24 agosto 2012