Il caso dei 211 mila euro procapite presi nel 2011 e portato a galla dai radicali scuote l’Assemblea
ROMA – Il caso delle super-mance ai consiglieri scuote la Regione Lazio. Quei 211 mila euro di contributi versati a ciascun membro dell’Assemblea nel solo 2011 -venuti a galla grazie al gruppo radicale che ha messo online il proprio bilancio – sono una bomba che il buonsenso suggerisce di disinnescare. E allora ecco che ieri, dal presidente dell’aula, Mario Abbruzzese, è arrivato l’impegno a «una rivisitazione della spesa». Il capogruppo del Pdl Francesco Battistoni gli ha garantito il suo sostegno e il capogruppo del Pd Esterino Montino caldeggia una discussione. Ma la polemica non si placa.
Abruzzese, infatti, se da un lato si dice pronto a cambiare le cose «certo che alla ripresa dei lavori tutte le forze politiche» gli saranno «al fianco», sottolinea: «Correttezza avrebbe voluto che affianco a quanto pubblicato in questi giorni, venissero messi in evidenza anche i dati relativi ai tagli, da me fortemente voluti e già operati in Consiglio regionale negli ultimi due anni. Tagli che hanno portato, fino ad oggi, ad un risparmio di oltre 10 milioni di euro».
Rispondono, a stretto giro, i radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo: «Per parte nostra abbiamo dato e stiamo dando vita e corpo a quell’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati per la cui istituzione abbiamo, fin dall’inizio della legislatura, depositato la relativa proposta di legge che però, di fatto, giace nei cassetti del Presidente Abbruzzese. La trasparenza che ormai tutti decantano ha bisogno di concretezza, questo è quello che noi stiamo cercando di fare, gli altri perché ne rifuggono? È questa la domanda da porsi. Se il Presidente Abbruzzese e questa maggioranza vogliono davvero dare il segno di un’inversione di tendenza e rivendicare il loro operato pubblicizzino gli atti di cui dispongono.
Sostegno ad Abruzzese arriva invece dal Pdl. Il capogruppo Battistoni: «Rinnovo il mio sostegno al presidente Abbruzzese nella sfida di una ottimizzazione della spesa che renda comunque efficiente tutta la macchina organizzativa del Consiglio regionale». «A settembre era in programma una discussione sul dimezzamento delle commissioni e sulla riorganizzazione delle aziende regionali – gli fa eco il capogruppo del Pd Esterino Montino -. Per quanto ci riguarda la discussione potrà e dovrà riguardare anche la riduzione della spesa per il funzionamento dei gruppi consiliari».
Mentre il capogruppo della Destra Francesco Storace incalza: «Si potrà finalmente portare in discussione la proposta di legge che a nome de La Destra ho presentato assieme al collega Buonasorte per il dimezzamento degli stipendi dei consiglieri regionali».
Ieri il Corriere della Sera è tornato ad occuparsi della vicenda parlando di «uno stuolo imprecisato di collaboratori, assunti direttamente dai gruppi consiliari della Regione sulle cui funzioni e soprattutto le paghe non ci sono controlli. Soldi che la presidenza del consiglio della Pisana riconosce agli schieramenti in base a rendiconti autocertificati». Abbruzzese interviene: «Ribadito il concetto che il ‘fare politica’ ha un costo ed è giusto che lo abbia per non incorrere in altre logiche che potrebbero innescare finanziamenti poco chiari od illeciti, concordo nel ritenere che in un momento di tagli alla spesa pubblica anche le Regioni debbano fare la loro».
Il Messaggero 22 agosto 2012