«Non ho avuto esitazioni a firmare la “Carta per una rete di enti territoriali a spreco zero” presentata a Trieste: i suoi contenuti sono per me, da sempre, una scelta etica, politica ed economicamente strategica». Luca Zaia, governatore del Veneto, ribadisce così la sua adesione alla Carta, che impegna i sottoscrittori promuovere, sostenere e realizzare azioni che riducano o eliminino lo spreco alimentare.
«La questione va molto al di là del semplice recupero e del possibile riutilizzo di alimenti», sottolinea Zaia «e coinvolge il modo stesso in cui si sono organizzate l’agricoltura e l’economia agroalimentare nel mondo. Lo spreco alimentare è tanto più scandaloso in quanto diventa quasi un esito obbligato di una concezione produttiva il cui primo interesse non è sfamare l’umanità ma vendere derrate per puro profitto a chi le paga di più». «Le conseguenze», conclude il leghista «sono sotto gli occhi di tutti: popolazioni benestanti supernutrite rispetto a popoli poveri cui vengono sottratte risorse primarie come terra ed acqua; omogeneità e mondializzazione delle produzioni; banalizzazione del gusto; eccesso di mezzi tecnici come agrofarmaci e fertilizzanti».
Il Mattino di Padova – 10 agosto 2012